“Anche nel 2023, per colpa di qualche imprenditore oleario disonesto, il fiume Naro ad Agrigento è diventato scuro, per la presenza di acque di vegetazione. E tutto ciò avviene, nonostante gli intensi controlli dei carabinieri del nucleo Ambientale, che negli scorsi anni hanno colpito duramente questa categoria di imprenditori”. E’ la denuncia dell’associazione ambientalista Mareamico. Il fiume Naro, attraversa le campagne di Canicattì, Naro, Camastra e Favara – zone ricche di frantoi – rendendo difficoltosi i controlli.
“Le acque di vegetazione rappresentano l’ultimo sottoprodotto proveniente dalla molitura delle olive, che sversato nei fiumi ne provoca la tipica colorazione violacea – spiegano da Mareamico -. Queste acque derivanti dalla lavorazione delle olive, che sono un vero e proprio rifiuto, sono duecento volte più inquinanti delle acque fognarie”.