«Ancora tagli tra le scuole sottodimensionate, la Sicilia, tanto per cambiare, sarà la regione più danneggiata, dopo la Campania, con una riduzione per l’anno scolastico 2024/25 di 109 scuole. Il dimensionamento scolastico aumenta da 600 a 900 la soglia minima di studenti che gli istituti devono avere per rimanere in vita: questo vuol dire che tutte le scuole con meno di 900 studenti dovranno essere accorpate ad altre. Nell’Isola oltre 500 scuole, sono sotto la soglia dei 900 iscritti, questo comporterà la scomparsa di oltre 100 istituzioni e le province più colpite saranno quelle delle aree interne». E’ questo l’accorato grido d’allarme lanciato dal segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, preoccupato dal fatto che, tra un anno, l’Isola potrebbe perdere 109 scuole a causa degli accorpamenti.
A frenare è l’Ufficio scolastico regionale, che precisa come al momento non è stato deciso nulla e ai sindacati, che gridano no allo smantellamento, dice che è presto per lanciare l’allarme sugli effetti di una norma sul dimensionamento scolastico varata all’interno della legge di bilancio: ad oggi, infatti, non ci sarebbero i decreti attuativi e quindi è impossibile fare previsioni.