Scuola

Allerta meteo: quando ricorrono gli estremi per chiudere le scuole? Il vademecum

In presenza di previsioni meteo che ventilano importanti possibilità di pioggia per il giorno a seguire, è divenuta ormai prassi comune disporre la chiusura delle scuole da parte dei sindaci. Tuttavia, quand’è che un primo cittadino può decidere di chiudere le scuole? Quali sono le condizioni che determinano un’allerta meteo sul territorio? L’allerta meteo rossa è il livello più alto di allarme previsto in Italia dal Sistema di Allerta Meteo della Protezione Civile, e indica una situazione di rischio elevato per la popolazione e i beni, soprattutto in termini di impatti sul territorio.

I requisiti per la chiusura delle scuole

I requisiti affinché venga dichiarata un’allerta meteo rossa – con conseguente chiusura delle scuole -dipendono da una serie di fattori che si combinano in modo critico, tra cui:

 Previsioni meteo estreme

  • Quantità di precipitazioni: se sono previste piogge molto intense o abbondanti in un breve arco di tempo (ad esempio, nubifragi o temporali stazionari), con accumuli di pioggia tali da poter provocare fenomeni di dissesto idrogeologico.
  • Eventi meteorologici estremi: non solo piogge, ma anche venti forti, nevicate intense, mareggiate o altri fenomeni atmosferici significativi come trombe d’aria o grandinate.

 Vulnerabilità del territorio

  • Condizioni del suolo: terreni già saturi d’acqua, a causa di precipitazioni precedenti, aumentano il rischio di frane e alluvioni.
  • Idrografia locale: i fiumi e torrenti già in piena o con livelli d’acqua sopra la soglia di sicurezza sono un fattore di rischio.
  • Zone soggette a dissesti idrogeologici: territori già noti per essere a rischio frane, smottamenti o esondazioni.

 Impatto previsto sulla popolazione e infrastrutture

  • Danni a infrastrutture: se si prevede che gli eventi meteo possano danneggiare gravemente le infrastrutture critiche (strade, ponti, edifici, servizi elettrici o idrici).
  • Rischio per la sicurezza delle persone: un’allerta rossa viene dichiarata se esiste un concreto rischio per la vita e la sicurezza delle persone, ad esempio con evacuazioni preventive o la chiusura di scuole e attività.
  • Impatto su servizi essenziali: se le previsioni indicano che ci saranno interruzioni prolungate di servizi fondamentali come elettricità, acqua potabile, gas o trasporti pubblici.

 Dati storici e modelli previsionali

  • Modelli previsionali specifici: l’allerta viene emessa sulla base di modelli meteorologici avanzati che simulano gli scenari possibili in base alle condizioni attuali e alle previsioni future.
  • Dati storici e locali: la Protezione Civile tiene conto anche della storia delle alluvioni o dei dissesti in quella zona, se in passato ci sono stati fenomeni simili e con quali conseguenze.

Procedura di dichiarazione

L’allerta viene emessa dal Centro Funzionale Centrale della Protezione Civile in collaborazione con i Centri Funzionali Regionali, che analizzano le condizioni meteo, idrogeologiche e idrauliche su scala locale. Quando le condizioni indicano il rischio di impatti significativi e diffusi, viene emanata l’allerta rossa, con raccomandazioni per le autorità locali su come procedere.

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