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Alluvione Catania, “Pericolo serio al Garibaldi, per colpa di chi?”

Interrogazione sull’alluvione e su quanto successo all’ospedale Garibaldi di Enzo Bianco e Lanfranco Zappalà. “L’alluvione che il 26 ottobre scorso ha allagato la città di Catania ha provocato danni ingenti alle strutture e alle cose dell’ospedale Garibaldi di Nesima, interrompendo un’attività fondamentale per la salute dei cittadini e mettendo seriamente in pericolo la vita di pazienti ed operatori sanitari, l’acqua che ha invaso il suddetto ospedale è entrata direttamente dalla strada, invadendo il piano terra dell’edificio e, di conseguenza, i piani sottostanti”.

Continua l’interrogazione: “Nei diciassette anni di apertura del suddetto ospedale non si era mai verificato nulla di simile, sopportando adeguatamente altre forti piogge che si erano verificate periodicamente. Il Direttore generale del Dipartimento di protezione civile Regione Siciliana, il ha dichiarato che “Il fiume d’acqua non è riuscito a incanalarsi nel torrente che scorre a poca distanza dall’ospedale come succedeva in passato a causa del sopralzo del chiosco e del distributore di benzina che si trovano di fronte alla struttura sanitaria”. A questo punto è indispensabile sapere se “le costruzioni citate dal Direttore generale del Dipartimento di protezione civile Regione Siciliana siano davvero la causa dell’allagamento dell’ospedale, se siano dotate delle necessarie autorizzazioni comunali e da chi siano state rilasciate, se siano state rispettate le norme previste dalla legge vigente per la costruzione di siffatti impianti a così poca distanza di un ospedale. Si chiede anche di valutare ogni utile doverosa iniziativa per rimuovere il rischio incombente e per adottare eventuali provvedimenti disciplinari ed ogni altra doverosa azione.