“L’incontro con i sindacati è stato una falsa partenza. Ci aspettavamo una posizione del governo più incisiva nel fare rispettare la clausola sociale e nel fare valere le ragioni del lavoro”.
Lo dicono il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore con delega al Lavoro Giovanna Marano dopo il tavolo ministeriale che si è svolto a Roma per la vertenza Almaviva.
“Oltre 600 tra donne e uomini – proseguono – pretendono rispetto da una società che è a totale capitale pubblica e dal governo stesso, nella duplice funzione istituzionale e di unico azionista. Sarebbe sbagliato ed ingiusto un processo di ristrutturazione e di riorganizzazione centrato sul licenziamento e la mortificazione delle persone. Nessuna grande azienda, sia pubblica che privata, ha mai adottato comportamenti come quelli posti in essere dal management di Ita”. “L’amministrazione comunale di Palermo, nel ribadire ancora una volta la propria solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori di Almaviva, continua ad essere impegnata fino in fondo, sul piano delle relazioni istituzionali e su quello politico, affinché la voce e le aspettative dei dipendenti di Almaviva e dei sindacati non vengano mortificate in disprezzo della legge e del buonsenso”, concludono Orlando e Marano.