Politica

Ecologia, Armao “Il Cdr coinvolga piccole comunità”

PALERMO – Le piccole comunità, le isole minori e le frazioni non hanno adeguata rappresentanza a livello istituzionale sulle politiche ambientali. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Regione e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che si è posto l’obiettivo di coinvolgere queste piccole comunità nel processo di elaborazione delle politiche ambientali europee.

Ieri Armao ha presentato in commissione Ambiente del Comitato Ue delle Regioni (CdR) i primi risultati del parere sulla “politica ambientale a livello subcomunale” in Europa di cui è relatore.

Il testo, che sarà votato a febbraio 2020 dalla plenaria del CdR, vuole anche essere un appello alla prossima Commissione Ue, perché in futuro “vi sia un diretto coinvolgimento e una considerazione adeguata delle piccole comunità territoriali – presenti soprattutto nelle zone insulari – sul piano delle politiche ambientali”.

Un piccolo comune che subisce l’inquinamento atmosferico di un aeroporto o quello luminoso di una grande città sono gli esempi a cui pensa Armao parlando di “comunità che a volte subiscono le scelte di grandi centri urbani. Bisogna quindi trovare il modo di coinvolgerle – spiega – usando nuovi strumenti per rendere l’Europa più democratica anche nel settore ambientale”.

Un maggiore coinvolgimento delle realtà periferiche o marginali perché troppo piccole porterebbe sicuramente alla elaborazione da parte dell’Unione europea di una politica ambientale più mirata, più semplice anche nella sua attuazione, poiché le piccole realtà contigue a vaste aree metropolitane non sempre rispecchiano le stesse caratteristiche. La Commissione ambiente del comitato Ue delle Regioni ha inoltre approvato la proposta di potenziare il Patto dei sindaci per l’ambiente dopo il 2020 e mettervi al centro il Comitato europeo delle Regioni, relatrice Benedetta Brighenti, consigliere comunale di Castelnuovo Rangone (Modena).

“Siamo molto soddisfatti di come è andata la votazione” ha commentato Brighenti, il cui testo verrà vagliato dalla plenaria del CdR a inizio dicembre. Il Patto dei sindaci è un’iniziativa che riunisce migliaia di governi locali impegnati a raggiungere gli obiettivi Ue su clima ed energia. Al suo interno “le regioni come coordinatori sono fondamentali – ha aggiunto Brighenti – mentre i comuni fanno fatica a muoversi. Il CdR è quindi fondamentale per capire quali sono le problematiche più grosse del Patto e come risolverle”.

Ma il lavoro di Brighenti non si ferma qui e per dare maggiore forza al lavoro fatto finora e alle proposte future, il 10 e 11 ottobre prossimi la consigliera di Castelnuovo Rangone porterà a Bruxelles una cinquantina di sindaci dell’Emilia-Romagna per firmare il Patto. Un’iniziativa che Brighenti sta organizzando insieme all’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile di Modena (Aess), che ha collaborato anche alla stesura del parere votato oggi al CdR.

Infine, sempre in ambito ambientale, l’Ue ha pubblicato il quinto bando per le Azioni urbane innovative europee (Uia), con uno stanziamento di 50 milioni di euro. Scopo dell’iniziativa è finanziare, attraverso le risorse del Fondo Ue di sviluppo regionale, le aree urbane che intendono sperimentare nuove soluzioni per affrontare problemi comuni a diverse città europee. Qualità dell’aria, economia circolare, cultura e cambiamento demografico sono i temi del bando, l’ultimo a valere sull’attuale periodo di programmazione, 2014-2020. Termine ultimo per l’invio delle candidature in forma elettronica è il 12 dicembre.