La Soprintendenza di Messina ha decretato “l’interesse culturale per le cave di pomice di Porticello e di Acquacalda”. Il provvedimento è stato firmato dalla Soprintendente Mirella Vinci e dai dirigenti Antonino Spanò Greco e Salvatore Stopo.
E’ il primo passo verso la realizzazione del museo della pomice che dovrebbe sorgere ad Acquacalda in un ex fabbricato di proprietà privata e già utilizzato dalla Italpomice spa e a Porticello dove dovrebbe nascere il parco geominerario. Il progetto è stato portato avanti dal governo Musumeci dopo che a livello nazionale e regionale alcune associazioni hanno lamentato il degrado che dalla chiusura della società Pumex e Italpomice da oltre 15 anni interessa tutta l’area pomicifera di Lipari che è a rischio crollo, strada provinciale compresa.
Il curatore fallimentare della Pumex Massimo Galletti in questo arco di tempo ha già provveduto a vendere quasi tutto il materiale ferroso e anche delle attrezzature (resistono ancora solo quelle dell’ex fabbricato Ferlazzo e gli immobili). L’obiettivo è fare cassa per pagare i creditori.