Politica

Amministrative, la Lega Nord, “Patti chiari, amicizia lunga”

PALERMO – Nuove nomine nel partito della Lega in Sicilia. Due i vicesegretari: sono Francesco Di Giorgio, sindaco di Chiusa Sclafani (Palermo), per la zona Occidentale dell’Isola, e Fabio Cantarella, assessore comunale a Catania e responsabile regionale degli Enti Locali del partito, per quella Orientale. Il nuovo responsabile degli Enti Locali in Sicilia è Matteo Francilia, sindaco di Furci Siculo (Messina). I nuovi incarichi sono stati resi noti dal senatore della Lega e segretario del partito in Sicilia, Stefano Candiani, durante un incontro a Catania.

Ci stiamo strutturando – ha sottolineano Candiani – e anche la segreteria provinciale avrà un supporto ulteriore aggiungendo ad Anastasio Carrà due figure di vicesegretario in questo caso con un obiettivo quello di essere presenti sia nel territorio provinciale, sia nel territorio comunale quindi con Alfio Allegra e Alessandro Lipera”. È stata l’occasione per parlare di nuove alleanze e di quale strategia la Lega intende mettere in atto per trovare alleati nell’Isola. Candiani si è detto contrario ai matrimoni forzati, che non funzionano mai, “o c’è amore e si convola a nozze, oppure diventano cose forzate che – teme Candiani – col tempo possano sfiorire. Quindi non sforziamo alcunché, ma diamo tanti bei messaggi, e vogliamo, evidentemente, vedere che l’altra parte ricambi. Se non c’è non abbiamo imbarazzi e certamente non abbiamo dubbi”. Il segretario regionale della Lega ritiene comunque quello con Diventerà Bellissima (il movimento del governatore Musumeci), un rapporto privilegiato, per la convergenza sulla concezione federativa del territorio.

Non esisterebbe la Lega di Matteo Salvini se nel tempo non ci fossero aggregate esperienze sui territori in tutte le regioni italiane. Diventerà Bellissima è visto in Sicilia come il Movimento Sardo d’azione in Sardegna. Ma – osserva il segretario del partito nell’Isola – non è l’unica esperienza che c’è in Sicilia, ce ne sono delle altre che hanno avuto anche dei bei risultati in passato a cui ci stiamo rivolgendo con attenzione”.

Candiani ha parlato di un utilizzo strumentale della pandemia da parte del premier Conte e invoca elezioni anticipate. “Negli interessi degli italiani – aggiunge – dico che se un governo fa le cose è giusto che lavori. Ma ma se, come è stato negli scorsi mesi, continua a prendere tempo per vivere e perpetuare se stesso, allora prima si torna alle elezioni e meglio è. Noi questa settimana abbiamo in Parlamento in decreto dei 55 miliardi di euro – osserva Candiani – sono passati cinque mesi e, se tutto va bene, ne saranno passati nove prima che questi soldi entrino in funzione. Il piano Colao, le proposte di tutti gli scienziati e gli esperti che hanno messo attorno a un tavolo per produrre proposte non stanno dando effetti né in Sicilia né in altre parti d’Italia. Sono stati rinchiusi in un cassetto e questo è molto grave. Il Governo – conclude il senatore della Lega – ha bisogno di persone che sappiano lavorare e, soprattutto, che abbiamo la determinazione per farlo”.

Il segretario del partito ha ribadito la necessità di costruire coalizioni stabili per poter governare a lungo. “Se le cose non sono chiare – ha concluso Candiani – se non ci sono delle condizioni per poter garantire i prossimi anni che quelle amministrazioni non caschino è meglio essere chiari fin dall’inzio”.