Palermo

Palermo, i sindacati “Accorpare le partecipate”

PALERMO – Dal primo gennaio 111 lavoratori della Reset, la società consortile del Comune, passeranno alla Rap (94) e all’Amat (17). È uno dei temi trattati durante l’ultimo vertice a Palazzo delle Aquile tra l’Amministrazione comunale e i sindacati.

L’altro tema, tirato in ballo a sorpresa dal sindaco Leoluca Orlando, è la possibilità di offrire il trasporto pubblico gratuito a chi dimostri di pagare con puntualità le tasse comunali (e in particolare la Tari, la tassa sui rifiuti): un’idea che il Professore ha tirato fuori dal cilindro per contrastare l’evasione fiscale e incentivare l’uso dei mezzi pubblici e di cui Rap ed Amat saranno chiamate a giudicare la sostenibilità economica nelle prossime settimane, considerando che gli incassi da biglietti e abbonamenti non sono tutto sommato così rilevanti.

Un’idea in realtà non nuova ma già sperimentata (con alterne fortune) a Tallinn, la capitale dell’Estonia e allo studio in Lussemburgo. Al tavolo erano presenti, oltre a Orlando, il vice sindaco Fabio Giambrone, le parti sociali, gli assessori al ramo e i presidenti delle partecipate. Il “travaso” dei lavoratori della Reset avverrà tramite “cessione individuale di contratto” ma per Gianluca Colombino, Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Cisal la mobilità orizzontale dei lavoratori da un’azienda all’altra non basta a migliorare l’organizzazione dei servizi: occorrerebbe “una holding unica che accorpi tutte le partecipate con un’unica regia e programmazione”.

“Serve – hanno aggiunto – un percorso chiaro e certo di ammodernamento dei servizi offerti alla città: il tempo degli sprechi e dei carrozzoni è finito, abbiamo bisogno di una visione di insieme che garantisca adeguati standard di qualità. Un processo che deve includere necessariamente i dipendenti diretti del Comune con un intervento sui part time a cui garantire un ulteriore incremento dei contratti verso il tempo pieno. I dipendenti diretti sono parte essenziale di tutta la macchina amministrativa: anche alla luce dei pensionamenti i concorsi sono ormai improcrastinabili, così come la riqualificazione del personale tramite progressioni”.

“Una volta esaurite le richieste volontarie del personale delle partecipate – hanno spiegato Colombino, Badagliacca e Scaglione – abbiamo proposto che per compensare i vuoti si dia priorità proprio ai comunali part time con specifiche competenze e professionalità”.

Anche secondo il segretario generale del sindacato Asia Salvo Barone l’idea guida è quella “di un’unica società di servizi del Comune di Palermo che accorpi tutte le partecipate, proposta che ci vantiamo essere la nostra sin dal 2010. Sia ben chiaro che le risorse economiche disponibili dovranno obbligatoriamente essere utilizzate per aumentare le ore dei lavoratori che rimarranno alla Reset, rispettando gli accordi già sottoscritti”.

Affrontato anche il capitolo assunzioni (20 per l’Amap, 121 per l’Amat inclusi 100 autisti, 27 per Amg, 154 per la Rap inclusi i lavoratori Reset in arrivo): “Obiettivo – hanno commentato Enzo Campo, segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e Gianni Borrelli, coordinatore Uil Palermo – che vede coinvolte tutte le aziende è intanto quello di sostenere Reset nel suo percorso di sviluppo e rilancio, da qui il passaggio dei lavoratori a gennaio. Sulle possibili nuovi assunzioni invece in tutte le Partecipate per alcune aree specifiche delle aziende, abbiamo chiesto di accelerare i tempi per renderle effettive e dare risposte ai disoccupati della città”.

Altro tema affrontato è stato quello dell’evasione fiscale, Tari in primis. All’Ansa Orlando ha spiegato la sua proposta sui bus e tram gratis: “La complessiva messa in sicurezza delle aziende partecipate ormai dentro la unica gestione finanziaria consolidata consente operazioni di collaborazione e scambi delle diverse aziende comunali tutti al servizio della stessa visione e dello stesso programma di servizi più efficienti. In questo scenario oggi positivamente e definitivamente mutato è possibile da un lato incentivare il trasporto pubblico che è un servizio pubblico e dall’altro contrastare la evasione per biglietti bus e tram e della Tari. Ho disposto che Amat e Rap studino (entro gennaio, nda) una proposta che consenta a tutti i residenti nella nostra città di utilizzare tutti i giorni tutte le linee”.