Enna

Anche durante l’estate, a Enna la cultura è di casa

ENNA – Quattro reperti archeologici del I secolo dopo Cristo giunti in città dal Museo nazionale Romano, per dar vita alla mostra “Il Mito e il Sacro”.

L’esposizione, frutto di una convenzione stipulata tra il Comune ennese e il citato Museo, di cui è direttore Stephan Verger, sarà ospitata nelle sale di Palazzo Chiaramonte fino al 19 novembre 2023. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco Maurizio Dipietro, dell’archeologa Sara Colantonio, responsabile del Museo delle Terme di Diocleziano e della restauratrice Silvia Borghini, che ha accompagnato le opere del Museo Romano.

Le opere ospitate a Enna sono tutte legate al mito di Kore e Demetra: la mostra a Palazzo Chiaramonte nasce infatti dall’intento di rievocare il mito delle due divinità, che ha un forte legame con il territorio ennese, in quanto ambientato proprio nelle terre della provincia. I reperti oggi custoditi a Palazzo Chiaramonte sono: due lastre fittili in terracotta rappresentanti entrambi la Dea Cerere a braccia aperte avvolte da un serpente, che sostiene simboli legati alla terra, quali spighe, fiori e frutti; una lastra fittile in terracotta rappresentante un Rito Eleusino (vengono illustrati Demetra con una corona di spighe sul capo, che tiene un fascio di spighe in mano ed è seduta ed attorniata da un serpente, una figura femminile, probabilemente Proserpina, che interloquisce con Demetra, e un sacerdote che offre del cibo al serpente); un’urna raffigurante il ratto di Proserpina (viene illustrato Plutone che afferra alla vita Proserpina, che cerca di liberarsi).

Oltre alle opere romane, la mostra “Il Mito e il Sacro” comprende anche 13 realizzazioni del pittore catanese Benedetto Poma, le quali fondono tematiche sacre a quelle mitologiche. Fra i lavori esposti tre dipinti a tema sacro, un dipinto di “Ade” e uno di “Proserpina”.

L’esposizione è stata anche l’occasione per inaugurare le sale di Palazzo Chiaramonte, il quale è stato trasformato in Palazzo della Cultura lo scorso settembre: l’edificio, occupato dagli uffici del Comune fino a qualche tempo fa, è stato riqualificato a Museo civico e accoglie adesso una collezione di antichi e preziosi volumi recuperati dai conventi locali di fine Ottocento e da varie collezioni private, come il Fondo dello scrittore Nino Savarese, oltre che alcuni dei beni provenienti dall’ex Monastero delle Carmelitane scalze, fra cui ricordiamo i prestigiosi argenti.

“L’inaugurazione della mostra a Palazzo Chiaramonte – ha commentato il sindaco Maurizio Dipietro – rappresenta il coronamento del percorso di recupero dello storico palazzo che, fino a poco tempo fa, era occupato dagli uffici finanziari del Comune. Un ulteriore prestigioso tassello della politica in tema di attività culturali e di valorizzazione dei beni monumentali che la mia Amministrazione ha portato avanti in questi anni”.

“Il Palazzo della Cultura della nostra città – ha concluso Dipietro – ospiterà, quindi, pezzi importanti del patrimonio culturale nazionale, in gran parte per la prima volta a disposizione della collettività e di quanti verranno a visitare il nostro territorio, nella convinzione che gli investimenti in cultura rappresentano una concreta possibilità di crescita, sociale ed economica, per il nostro territorio”.