Continua a crescere il livello idrometrico dell’invaso Ancipa, grazie alle recenti piogge sul versante nebroideo. In pochi giorni ha toccato un incremento complessivo di 8 metri, con un volume di circa 900 mila metri cubi di acqua.
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Un risultato che rappresenta una boccata d’ossigeno per l’Isola, alle prese con una crisi idrica senza precedenti. A comunicarlo l’Autorità di bacino della Regione Siciliana.
Per incrementare ulteriormente la capacità di raccolta, partiranno a breve i lavori di riefficientamento delle traverse laterali degli invasi della regione. Si tratta di interventi strategici che miglioreranno la capacità di accumulo. Nel caso dell’Ancipa, porteranno addirittura a raddoppiarla, offrendo un contributo decisivo per la gestione delle risorse idriche.
Nel frattempo, le previsioni meteo annunciano che da stasera è attesa una perturbazione occidentale che potrebbe portare piogge abbondanti, con accumuli localizzati fino a 40-50 mm. I rovesci, previsti anche per la giornata di domani, saranno più intensi sul settore settentrionale della Sicilia, alimentando ulteriormente gli invasi.
Lunedì 2 dicembre il capo della Protezione civile regionale e coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, ha partecipato ad un riunione in merito all’emergenza. Presenti anche il prefetto di Enna, i sindaci del comprensorio interessato, gli enti regionali coinvolti e Siciliacque. Ecco le sue parole a seguito dell’incontro.
“La quantità di acqua all’interno della diga Ancipa in due giorni è più che triplicata, passando da 230 mila a oltre 700 mila metri cubi e con un innalzamento del livello idrometrico di oltre 6 metri. Un aumento considerevole, dovuto alla piogge attese e finalmente arrivate. Questo continuerà ad assicurare una quantità di riserva idrica minima per diversi mesi ai cinque Comuni dell’Ennese, che dipendono esclusivamente da quel bacino, oltre a consentire un miglioramento dei turni di erogazione alla popolazione, al pari degli altri comuni della provincia. Inoltre, sarà riattivata la distribuzione dell’acqua di soccorso per Caltanissetta e San Cataldo, in attesa del completamento della nuova conduttura che porta la nuova acqua da Butera a Caltanissetta. Una situazione che conferma che il comportamento tenuto dalla Regione è stato equilibrato e sempre improntato alla salvaguardia di tutte le comunità colpite. E proprio in questa logica la Cabina di regia ha delineato strategie, piani e interventi per fronteggiare l’emergenza, procedendo già dal mese di marzo a imporre il risparmio dell’acqua dagli invasi, riducendo i prelievi per prolungarne la vita fino alla stagione delle piogge e così assicurare un minimo di distribuzione fino a oggi”.