Economia

Andare in pensione con 10 anni di contributi è possibile: ecco come

Si può andare in pensione con meno di 10 anni di contributi? Sì, l’accesso alla pensione con appena 10 anni di lavoro è fattibile, ma è riservata ad alcune categorie di lavoratori.

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Di norma il minimo di contributi richiesti per andare in pensione è di 20 anni, requisito richiesto per la pensione di vecchiaia a 67 anni. Questi contributi possono essere obbligatori, figurativi, volontari o da riscatto. L’importante è arrivare a 20 anni, che in alcuni casi possono ridursi a 15.

Come fare allora per andare in pensione con 10 anni di contributi? Ecco tutte le possibilità.

Pensione: tutte le possibilità con 10 anni di contributi

La prima misura che consente di andare in pensione anche con soli 10 anni di contributi è l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia. Pochi sanno che esiste una seconda opzione di pensione di vecchiaia, riservata ai soli contributivi puri, cioè a chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996. Per questi, infatti, vi è la possibilità di accedere alla pensione con soli 5 anni di contributi. Il requisito anagrafico richiesto, però, è più elevato, perché il collocamento in quiescenza potrà esserci solamente al compimento dei 71 anni di età.

Trattandosi di una pensione calcolata interamente con il contributivo non si ha diritto all’integrazione al trattamento minimo. È possibile, infatti che ne risulti un importo basso e non si potrà beneficiare di alcun aiuto.

Vi è poi un altro caso in cui chi ha contributi versati prima dell’1 gennaio 1996 può accedere alla pensione di vecchiaia contributiva, ma solo se soddisfa i requisiti per ricorrere al computo della Gestione separata. Cioè:

  • deve poter vantare il versamento di almeno un contributo mensile presso la predetta Gestione separata;
  • deve altresì avere un’anzianità contributiva nelle predette gestioni coinvolte nel computo corrispondente o al di sopra dei 15 anni dei quali almeno 5 collocati dopo il primo gennaio 1996;
  • deve possedere un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, ma al di sotto dei 18 anni all’appena citata data.

In questo modo la pensione viene calcolata interamente con le regole del sistema contributivo, comportando così una penalizzazione, ma permette anche di smettere di lavorare ricorrendo alle opzioni solitamente riservate ai contributivi puri.

Iscritti al fondo casalinghi e casalinghe

Chi è iscritto al Fondo casalinghi o casalinghe dell’Inps può avere diritto alla pensione con meno di 10 anni di contributi. Per avere diritto a una rendita mensile, infatti, sono sufficienti 5 anni di contributi.

In questo caso, il diritto alla pensione di acquisisce già al compimento dei 57 anni, se l’importo riconosciuto risulti pari almeno a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale. Considerando che questo nel 2023 è pari a 507,03 euro, la pensione maturata deve essere pari circa a 608,43 euro.

In caso contrario, il diritto alla pensione si acquisisce all’età di 65 anni. Nel conteggio dei contributi necessari per avere diritto alla pensione erogata dal Fondo casalinghi e casalinghe dell’Inps non si tiene conto di eventuali contributi versati in altre casse di previdenza, anche quando sono gestite sempre dall’Inps.

Iscritti alle casse professionali

Ci sono poi diversi professionisti che possono andare in pensione con soli 10 anni di contributi. È il caso, ad esempio, della cassa degli psicologi, come pure della cassa multi categoriale. Per andare in pensione, se si ha un’età minima di 65 anni, basta avere 5 anni di contributi. Lo stesso vale per i consulenti del lavoro, che da quest’anno possono andare in pensione a 69 anni di età e 5 anni di contributi. Lo stesso requisito contributivo è previsto dalla cassa degli avvocati, dove però il requisito anagrafico è di 70 anni di età.

Qualora non si rientri in almeno una delle suddette categorie, allora non si può andare in pensione con 10 anni di contributi. In tal caso, ci sono due diverse possibilità:

  • rinunciare alla pensione, prendendo coscienza del fatto che l’Inps non restituirà comunque i contributi versati, e fare richiesta per una misura di tipo assistenziale (ecco cosa spetta di pensione per chi non ha i contributi);
  • incrementare gli anni di contributi, provando ad arrivare almeno ai 15 anni richiesti dalle deroghe Amato. Meglio ancora se si riesce ad arrivare a 20 anni.