Politica

“Disabili, dalla Regione trattamento discriminatorio”

PALERMO – La denuncia è della deputata regionale Angela Foti, del Movimento 5 Stelle, che riassume alcuni tra i principali dati emersi dall’ultima relazione sullo stato del servizio di assistenza agli alunni con disabilità fisiche e sensoriali, redatta dall’assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro e che fotografa la situazione degli ultimi due anni nelle scuole secondarie di secondo grado, di competenza delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi comunali.

“Emerge chiaramente – spiega Foti – come le risorse economiche siano insufficienti: per tutti i servizi previsti, la copertura nel 2018 è stata di poco più di 19 milioni di euro, mentre ne sarebbero serviti ben 30. La conseguenza immediata è che i servizi nell’anno scolastico 2017/2018 sono stati erogati a singhiozzo o non sono stati erogati del tutto, come il servizio igienico-personale a Ragusa o in altri ambiti provinciali il servizio di convitto e semiconvitto o di integrazione extrascolastica. Per quanto già trascorso del 2019, invece, allo stanziamento iniziale di 19.150.000 € si è aggiunta una integrazione di altri 12.850.000 €, per complessivi 32.000.000 € che non saranno sufficienti perché Città metropolitane e Liberi consorzi hanno rappresentato necessità di gran lunga superiori, pari a 41.555.835 €”.

“La relazione predisposta dagli uffici regionali – prosegue Foti – riferisce di una ‘inadeguatezza diffusa nella erogazione dei servizi rispetto ai fabbisogni indicati dai piani formativi elaborati per ogni alunno disabile’. Il servizio igienico personale è stato erogato spesso ‘bonariamente’ e solo grazie alla ‘collaborazione del personale addetto all’autonomia e in regime di mutuo soccorso’, si legge sempre nella relazione. Incredibile poi la sproporzione nel costo pro-capite annuo per disabile, variabile e disomogeneo tra le varie province, che oscilla da 2.458 € a 6.558 €. Anche in materia di trasporto vi sono differenze notevoli tra ambito e ambito, che superano gli 8.000 € di costo pro capite annui. Come sono possibili queste differenze?”, si chiede Foti.