“La data prevista per la prima seduta di gara, indicata per oggi 6 novembre, è rinviata a data destinarsi in attesa della nomina della commissione da parte della stazione appaltante”.
La comunicazione – arricchita dall’indicazione per cui “la nuova data sarà comunicata per tempo unitamente al link per l’eventuale partecipazione da remoto” – è stata pubblicata ieri mattina sul sito della Centrale unica di committenza della Regione e riguarda il rinvio dell’apertura delle buste contenenti le offerte per le forniture dei dispositivi di protezione individuale da dare agli operai forestali, sia quelli che si occupano della manutenzione delle aree demaniali che quelli che ogni anno vengono coinvolte nella campagna antincendio. Da coloro che si occupano di avvistare i roghi dall’alto delle torrette a chi, invece, si trova a fronteggiare il fuoco da vicino.
Lo slittamento delle operazioni di gara non è una novità per la Cuc. L’ultima volta era accaduto a metà ottobre e aveva riguardato l’annullamento della prima seduta della procedura per l’affidamento del servizio antincendio aereo. Il ritardo alla fine è stato soltanto di pochi giorni, con la commissione che è arrivata facilmente alla proposta di aggiudicazione, grazie anche al fatto che ancora una volta a partecipare alla gara sono state soltanto le due imprese che, riunite nella stessa Ati, dal 2018 si aggiudicano gli appalti in Sicilia.
Anche in quella circostanza, all’origine del ritardo ci sono stati i tempi di nomina della commissione di gara. Designazione che era arrivata il 18 ottobre, sei giorni dopo il momento in cui – stando al bando – si sarebbero dovute aprire le offerte.
Stavolta, invece, la designazione di chi sarà chiamato ad attribuire i punteggi alle proposte presentate dai fornitori è arrivata nella stessa giornata del rinvio. Nel primo pomeriggio di ieri il dirigente generale del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia, ha firmato il decreto: il presidente del seggio sarà Filadelfo Brogna, dirigente dell’Ispettorato ripartimentale di Siracusa; ad affiancarlo ci saranno Luigi Stuppia, dirigente dell’Ispettorato ripartimentale di Ragusa, e Giselda Cantaro, in servizio a Siracusa. Quest’ultima avrà il ruolo di segretaria della commissione.
Il valore della commessa che sarà assegnata vale quasi tre milioni. I dispositivi di protezione individuale sono stati suddivisi in sei lotti, prevedendo la possibilità per ogni partecipante alla gara di aggiudicarsi al massimo tre di essi. Nella determina che ha dato il via all’iter di indizione dell’appalto è stato sottolineato che la decisione di optare per una gara centralizzata, per poi procedere allo smistamento dei materiali nei depositi dei singoli ispettorati provinciali, deriva dalla volontà di “garantire uniformità nell’acquisto delle dotazioni e di centralizzare per quanto possibile le gare con l’obiettivo di ridurre i costi complessivi di acquisto”.
Al centro del bando ci saranno le giacche e le salopette – oltre quattromila capi, tra modelli maschili e femminili – che saranno indossate sia dagli addetti allo spegnimento che dagli autisti dei mezzi antincendio, mentre per i torrettisti sono previste giacche e pantaloni, per un totale di quasi novecento pezzi. Saranno invece 6.868 le magliette a mezza manica con il logo della Regione che dovranno essere fornite.
Ai lavoratori stagionali serviranno però anche calzature adeguate – quasi 6500 paia in tutto – per affrontare le situazioni non certo agevoli in cui si svolgono le operazioni antincendi e soprattutto guanti, caschi, cappucci, occhiali e maschere dotate di filtro per il fumo. Per ognuno dei prodotti, così come per borsoni e i cinturoni, si parla di forniture da oltre un migliaio di pezzi.
In tema di vestiario per gli addetti antincendio, negli ultimi anni in Italia è stato sollevato il problema dei Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che sono ritenute dannose per la salute. Il caso ha interessato in particolar modo i dispositivi di protezione individuali comunemente utilizzato dai vigili del fuoco. Nel bando riguardante i Dpi destinati ai forestali non si fa riferimento a Pfas. Alle ditte fornitrice è stato richiesto di fornire informazioni anche in merito alle modalità di pulizia, manutenzione, revisione e disinfezione dopo l’utilizzo e gli eventuali termini di scadenza.
“La documentazione tecnica deve specificare i mezzi utilizzati dal fabbricante per garantire la conformità dei Dpi ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili”, è stato specificato nel capitolato d’appalto. La richiesta riguarda anche le informazioni sui componenti utilizzati nella fabbricazione di vestiti e accessori. Dovranno essere date, tranne se farlo “violi le prerogative del segreto industriale sui processi produttivi e sulle caratteristiche dei materiali”.
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