PALERMO – C’è tempo fino al 19 gennaio per visitare la retrospettiva sull’ampia produzione pittorica del maestro Antonio Cutino promossa, a 35 anni dalla scomparsa, dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.
“Antonio Cutino e la Palermo del Novecento – Nel segno della tradizione” è una selezione di circa ottanta lavori, tra opere pittoriche, pastelli e grafiche pubblicitarie. La mostra, ideata dal curatore Giacomo Fanale, si avvale di un contributo critico in catalogo dello storico dell’arte Gioacchino Barbera.
“Un atto quasi dovuto – ha affermato Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale – nei confronti di un artista poliedrico che ha una capacità eccezionale di interpretare il suo momento storico. La sua proposta artistica è molto più completa di altri. In lui troviamo l’amore per il paesaggio, la ritrattistica, il nudo, anche quella parte floreale che lo connota in maniera superba, e quella visione utilissima della cultura che si mescola al mondo dell’imprenditoria nelle sue opere in qualche modo finalizzate a reclamizzare prodotti della nostra terra”.
La mostra può essere visitata dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Domenica e festivi dalle 10 alle 13. Ingresso libero.