Iniziative sociali, sanitarie ed economiche rivolte alla terza età. E’ quanto prevede il ‘Piano per l’invecchiamento attivo’ presentato questa mattina, all’Ars, dagli assessorati alle Politiche sociali e alla Salute della Regione Siciliana. L’obiettivo è “favorire una nuova prospettiva in considerazione del processo ineludibile dell’invecchiamento della popolazione: l’anziano non è più considerato un cittadino passivo ma parte essenziale della collettività”.
La Regione propone interventi che includano tutti gli stakeholders rilevanti provenienti dal Terzo settore e dalla società civile, dal mondo accademico-scientifico, da reti o partenariati già realizzati dalle amministrazioni centrali, ai fini di co-progettazione e co-decisione a garanzia dei meccanismi partecipativi. Secondo l’assessorato delle Politiche sociali, bisogna “incrementare gli sforzi per la creazione e il coordinamento di una rete a livello regionale dedicata alle tematiche dell’invecchiamento attivo, per sviluppare una prospettiva complessiva del ciclo di vita e promuovere una partecipazione che non si limiti a combattere il disagio sociale ma che miri a promuovere il benessere”. Necessario inoltre garantire l’accesso all’invecchiamento attivo anche ad individui con scarse risorse.
Il piano, a sostegno della popolazione ultrasessantacinquenne dell’Isola, è strutturato in otto capitoli: analisi di contesto, quadro normativo nazionale e regionale, coinvolgimento stakeholders, promozione della salute, approccio di genere, piano comunicazione, risorse disponibili e proposte operative. All’incontro di oggi hanno partecipato anche rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e dell’Istituto nazionale di ricovero e cura per gli anziani di Ancona (Inrca).