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L’apertura delle scuole farà scatenare un’epidemia da raffreddore fra i più piccoli

Se l’ultimo scampolo di agosto dal meteo ballerino si sta rivelando traditore per un buon numero di italiani, alle prese con sindromi parainfluenzali, per i più piccoli sembra continuare l’effetto ‘scudo’ generato dalle vacanze. Ancora per un po’ di settimane “possiamo prevedere che non ci saranno malattie respiratorie o gastrointestinali in agguato. Questo è un periodo di bassa mobilità, caratterizzato cioè da un numero irrilevante di bambini ammalati”. Ma non durerà ancora per molto. “Intorno al 25 settembre”, prevede il pediatra Italo Farnetani, il quadro è destinato a cambiare.

E a suonare il cambio di passo sarà la prima campanella scolastica. Secondo il camice bianco dei piccoli, “l’andamento sarà indipendente dalle condizioni meteorologiche, cioè sia che le temperature si alzino o abbassino, o ci siano siccità o piogge. Dopo una decina di giorni dalla riapertura delle scuole ci aspettiamo che dalla settimana del 25 settembre si verifichi una grande epidemia di raffreddore“. Perché è prevedibile che questo accada? “Perché i virus si trasmettono stando in ambienti chiusi e con stretti contatti fra le persone, cioè fra i 20 milioni di adulti e bambini che ogni mattina tutti insieme si mettono in movimento per recarsi a scuola e altrettanti che alla fine delle lezioni si spostano per raggiungere le loro case”, spiega.

I consigli del pediatra

Questi giorni però restano ancora un periodo di ‘pax virale’, secondo il professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta. I bambini “sono in perfetta forma fisica dovuta al periodo delle vacanze in cui si sta all’aria aperta, si fa attività fisica. E soprattutto il mese di agosto è quello in cui gli adenovirus e i virus parainfluenzali sono spesso assenti mentre i virus del raffreddore sono scarsamente presenti. Ugualmente le forme di infezione gastrointestinale di cui i sintomi più evidenti sono vomito e diarrea, sono più frequenti d’inverno in particolare nel periodo febbraio-marzo, sempre perché in ambienti chiusi è facile scambiarsi i virus”.

Il consiglio di Farnetani per i genitori è dunque “fare in modo di mantenere l’onda lunga del benessere determinato dalle vacanze, nonostante le condizioni meteo avverse di questi giorni. L’ideale, se si vuole che i piccoli si ammalino di meno, è cercare di tenerli maggiormente all’aria aperta, piuttosto che in casa“.

Foto di Luisella Planeta LOVE PEACE 💛💙 da Pixabay