“Il vertice del Genio civile di Catania è stato nominato dalla giunta Musumeci”.
E’ frontale l’attacco dei segretari generali di Cgil e Fillea, Alfio Mannino e Giovanni Pistorio, nei confronti del governo regionale dopo le dimissioni, annunciate ieri dall’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, degli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde, indagati dalla Procura di Catania in un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Fabio Regolo, sulla gestione degli appalti del Genio civile. E secondo le agenzie di stampa la Guardia di finanza, nel corso di perquisizioni in casa degli indagati, avrebbe trovato diverse decine di migliaia di euro in contanti.
Rincara la dose Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture del M5s, “Se venisse confermato quanto sta emergendo – afferma in una nota – sarebbero fatti gravissimi: tra le abitazioni perquisite ci sarebbero quella dell’ingegnere capo del Genio Civile e del responsabile unico dei procedimenti. Un ennesimo schiaffo alla credibilità delle istituzioni, visto che Zuccarello è stato nominato dal governatore Musumeci commissario per gli interventi straordinari strategici della Sicilia. E dopo le vicende legali del commissario covid e quelle del suo delfino assessore alla Sanità, non è più un legittimo sospetto ma una certezza che Musumeci non sia più capace di guidare la Sicilia e risollevare le nostre sorti”.
Cgil e Fillea Sicilia, dal canto loro, in una nota sollecitano “controlli costanti e a tappeto sulle stazioni appaltanti”.
“Mentre si discute di semplificazioni negli appalti – scrivono in una nota Mannino e Pistorio – e lo stesso Musumeci annuncia opere da affidare a privati nell’ambito della gestione dei rifiuti, notizie di questo genere confermano i nostri allarmi e l’evidenza che il degrado morale e istituzionale in Sicilia è in stato avanzato e che imbrogli e malaffare sono duri a morire.
“Dagli Appalti alla Sanità – accusano Mannino e Pistorio – l’azione del governo regionale risulta sempre più opaca, mentre è evidente che nel sottobosco di mafia, malaffare e corruzione c’è chi si attrezza per aggredire le risorse in arrivo con il Pnrr”.
Cgil e Fillea sollecitano dunque “l’intervento costante della Commissione regionale antimafia e dell’Autorità anticorruzione. Bisogna essere estremamente vigili sulle procedure di affidamento più semplici come quelle adottate dal genio civile per esempio per la tenuta Ambelia, che stanno vedendo le attenzioni degli inquirenti ma occorre tenere conto dei contesti in cui queste vengono applicate per evitare che si rivelino un boomerang per lo sviluppo e un grande assist per le attività e gli arricchimenti illecito”.
“Al Presidente della Regione – concludono Mannino e Pistorio – chiediamo concretezza e di esprimersi su una vicenda che emerge ora, ma che potrebbe riguardare anche altri appalti”.
La risposta, come detto, è venuta, per il governo regionale, dall’assessore Falcone (Fi)con una nota in cui si legge: “A seguito delle indagini avviate dall’Autorità giudiziaria di Catania, gli ingegneri Natale Zuccarello e Saverio Verde del Genio civile etneo hanno rassegnato le loro dimissioni nelle mani del direttore del Dipartimento regionale Tecnico, Salvatore Lizzio, che le ha accolte”.
“Ove si segnalano zone d’ombra o di opacità nell’azione della Pubblica amministrazione – ha aggiunto Falcone – , è giusto che la magistratura promuova le opportune indagini. Al momento, comunque, non abbiamo elementi per valutare i fatti, se non quanto appreso dalla stampa. Ci conforta, però, la certezza di aver visto, in questi tre anni, uno straordinario impegno da parte di tutto il Genio civile etneo, ufficio capace di avviare, per i lavori pubblici nel Catanese, un significativo e tangibile rilancio. Il direttore Lizzio assumerà ad interim la carica di Ingegnere capo”.