In merito all’articolo dal titolo “Il caso Croce-Capizzi e il maxi appalto per la rete idrica a Palermo, vince Consorzio coinvolto nell’indagine”, pubblicato dal QdS in data 13 novembre 2024, riceviamo e pubblichiamo una rettifica in merito all’indagine e al ruolo del Consorzio stabile Progettisti e Costruttori.
Nel testo dell’articolo è stata data la seguente informazione: “Nell’indagine, oltre a Giuseppe Capizzi e al fratello Emanuele, che nelle vesti di legale rappresentante del Cpc in estate ha patteggiato una pena a otto mesi, è coinvolto anche lo stesso consorzio. Gli inquirenti contestano gli illeciti previsti dalla legge sulle responsabilità amministrative delle società ‘perché – si legge nell’ordinanza del tribunale nell’interesse o comunque a vantaggio di tali imprese (oltre al Cpc, anche la Scs, anch’essa di proprietà della famiglia Capizzi, ndr) venivano commessi i reati'”.
“La notizia è errata e fornisce al lettore una immagine distorta della realtà perché, con decreto del 25 settembre 2024, il Procuratore della Repubblica di Messina ha disposto l’archiviazione del procedimento n. 2910/24 RGNR nei confronti del Consorzio stabile Progettisti e Costruttori”.
“Il Pubblico Ministero NON ha chiesto il rinvio a giudizio del Consorzio menzionato e quindi non risponde al vero che il consorzio è attualmente ‘coinvolto nell’indagine’, essendo stato escluso che eventuali comportamenti illeciti siano stati tenuti nel suo interesse”.