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Archeologia, a Selinunte trovati i più antichi edifici culto, campagna scavi condotta New York University

“Nel corso di questi scavi abbiamo trovato una struttura quadrata a destra del tempio R e abbiamo identificato due sacelli che sembrano essere i più antichi edifici di culto di Selinunte”. Lo ha detto l’archeologo Clemente Marconi, della New York university, al baglio Florio del parco archeologico di Selinunte durante un incontro nel quale il neo direttore del sito, Bernardo Agro’, ha illustrato la campagna di scavi condotta anche con l’Università Statale di Milano.

Nel cantiere del tempio C sono stati trovati pure oggetti in oro, argento e avorio. Tra gli oggetti ritrovati anche un falchetto egittizzante in faience di cui in Sicilia ne sono documentati altri due.

“Nel tempio R – evidenzia l’archeomusicologa Angela Bellia – è stata trovata la parte interna di un plettro di lira in osso che risale al VI o VII secolo avanti Cristo. Negli anni passati era stato trovato un aulos e ciò vuol dire che all’interno del tempio si faceva musica. Tutto fa supporre che fossero strumenti votivi”. Gli scavi, codiretti da Rosalia Pumo, della New York university, riprenderanno il prossimo anno da due trincee venute alla luce in questi giorni.
“Il sospetto – evidenzia Pumo – è che tra i templi R e C ci possano essere altre due strutture anteriori al tempio R. Gli indizi portano a divinità femminili, una delle quali probabilmente potrebbe essere Artemide”.