Cronaca

VIDEO | L’acido e la menzogna sull’aggressione: ecco chi è la donna arrestata nell’Agrigentino

“Una triste vicenda quella di Palma di Montechiaro. Fondamentali sono statele intercettazioni e gli accertamenti svolti dalla polizia scientifica, dalla squadra mobile e dal mio ufficio che hanno portato, in breve tempo, a capovolgere quelle che erano le prime impressioni sul caso e a rivolgere l’attenzione all’attuale indagata oggi sottoposta a custodia cautelare”. Queste le parole del procuratore di Agrigento, Giovanni Di Leo, durante la conferenza stampa in Questura in cui sono stati illustrati i dettagli dell’arresto di Silvana Sfortuna, la cinquantenne che all’inizio del mese di dicembre aveva denunciato di essere stata vittima di un’aggressione da parte del marito con l’acido a Palma di Montechiaro.

La donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra, è finita nel carcere di Agrigento con le accuse di lesioni personali gravissime e calunnia aggravata. A firmare il provvedimento è il gip Micaela Raimondo che, contestualmente, ha disposto la scarcerazione di Saro Gioacchino Morgana, ex marito della donna, ancora ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania.

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Arrestata Silvana Sfortuna, aveva denunciato il marito a Palma

“Tante, troppe le incongruenze e le contraddizioni nella versione dei fatti fornita dalla donna che aveva dichiarato di essere stata aggredita dal marito. Io non ho mai visto una donna aggredita con l’acido con lesioni lievi e viceversa l’aggressore fisicamente distrutto. Questa era la prima anomalia resa nota dalla signora”, ha continuato il procuratore Di Leo.

“Abbiamo avviato ulteriori accertamenti, siamo stati all’interno dell’abitazione, sentiremo la donna, i figli, dovremmo svolgere altre attività sia pregresse che attuali e alla fine tireremo le somme sulla vicenda, che ad oggi, nella sua dinamica appare chiara”, ha concluso Di Leo. Le attività investigative sono state svolte dal personale del Commissariato di Palma di Montechiaro guidato da Maria Lucia Lombardo e dalla Squadra mobile di Agrigento guidata da Vincenzo Perta, intercettazioni soprattutto che hanno svelato agli inquirenti una realtà diversa da quella narrata inizialmente da Silvana Sfortuna.

“Indagine complessa”

“È stata un’indagine complessa, nonostante questo, fortunatamente gli elementi raccolti hanno consentito, in questa prima fase, di ristabilire la verità e di poter dire che i gravi indizi ricadono sulla donna che avrebbe sfregiato il marito con l’acido,” ha dichiarato il capo della Squadra Mobile Perta. La bottiglia, una borraccia in realtà di acido poi versato sull’uomo si sarebbe rivelata la prova schiacciante: sembra che ad acquistarla non sia stato il Morgana ma la donna in un negozio gestito da cinesi. “E’ sì una vicenda triste, ogni giorno sentiamo di donne uccise per mano di uomini e cosi in un primo momento sembrava questa vicenda, ma le indagini c’hanno permesso di accertare che questa volta non è stato così”, ha detto il commissario Lombardo a capo della Polizia di Palma di Montechiaro.