La Cardiologia dell’Arnas Ospedale Civico di Palermo è la prima in Sicilia a utilizzare un nuovo strumento, con una nuova tecnologia, per la gestione dei disturbi del ritmo cardiaco e lo scompenso. Si tratta di una nuova generazione di defibrillatori cardiaci impiantabili, il “Gallant” prodotto dalla ditta americana Abbott, più piccoli ma soprattutto in grado di trasmettere ai medici i dati sulla funzionalità cardiaca attraverso un’applicazione per smartphone.
Il nuovo sistema Gallant si impianta come un pacemaker e ha una doppia funzione: da un lato riconosce le aritmie e interviene erogando impulsi elettrici o, nei casi più gravi, delle scariche elettriche; dall’altro è in grado di resincronizzare il ritmo del cuore. Un’apposita applicazione, myMerlinPulse, installata sullo smartphone iOS o Android dei pazienti, permette di condividere in modo sicuro le informazioni sulla funzionalità cardiaca utilizzando la tecnologia wireless Bluetooth integrata. I medici possono monitorare costantemente i pazienti da remoto e identificare così gli episodi critici intervenendo in maniera tempestiva.
“Questo apparecchio è un salvavita che previene le aritmie potenzialmente fatali causate da un danno cardiaco – spiega il Dottore Sgarito – Per il paziente è come avere un cardiologo sempre al proprio fianco. È una tecnologia che segue il paziente da remoto senza bisogno che sia lui a venire in ospedale, aspetto fondamentale in questa fase di ripresa post-Covid”.
L’Ospedale Civico ha avviato un piano di rilancio fortemente voluto dal Direttore Generale Dott. Roberto Colletti che sta portando a questi avanzamenti tecnologici. Prosegue Giuseppe Sgarito: “L’impatto positivo del monitoraggio remoto e della telemedicina è comprovato e porta a migliori outcome dei pazienti, che sono più tranquilli e si sentono più seguiti, riducendo il carico dell’attività sul sistema sanitario. In questo contesto, la vera sfida è rendere accessibili queste nuove tecnologie a tutti i pazienti in quanto ad oggi la prestazione non è ancora stata codificata dal Sistema sanitario nazionale e non è rimborsata alle strutture che la utilizzano e che, per questo, presentano ancora grosse difficoltà ad allocare le risorse necessarie. Nonostante ciò, al momento riusciamo a seguire in remoto circa un migliaio di pazienti”.
“Con oltre 800 procedure interventistiche eseguite ogni anno, tra impianti di pacemaker e defibrillatori e ablazioni di aritmie, il Laboratorio di Elettrofisiologia della Uoc Cardiologia si conferma fiore all’occhiello dell’Arnas di Palermo e hub di riferimento per tutto il Sud Italia” afferma il Prof. Francesco Talarico, Primario di Chirurgia Vascolare e attuale Direttore ff della Cardiologia.
I disturbi del ritmo cardiaco noti come aritmie ventricolari, possono verificarsi quando il cuore batte troppo velocemente o in maniera caotica non consentendo di pompare il sangue in maniera efficace come accade in quei pazienti con funzionalità cardiaca ridotta e scompenso cardiaco. Lo scompenso cardiaco, una vera epidemia del terzo millennio e seconda causa di morte in Italia, colpisce oltre 15 milioni di persone in Europa, un milione in Italia e oltre 70 mila nell’Isola.