Arriva l’estate e sono 39 milioni gli italiani in partenza per le vacanze, un numero sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno secondo un’analisi Coldiretti/Ixè. Valigie pronte, dunque, ma partenze ritardate in molti casi per le incertezze del meteo.
Il maltempo ha infatti rallentato le prenotazioni, ma dalla prossima settimana i meteorologi annunciano una svolta con l’arrivo di un’ondata di caldo africano. L’Italia, evidenzia Coldiretti, resta di gran lunga la destinazione preferita, scelta come meta dall’86% dei connazionali, ed è sempre il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), anche se in molti casi in combinazione con le città d’arte, la montagna, i parchi e la campagna. La maggioranza degli italiani in viaggio ha scelto di alloggiare in case di proprietà o in affitto ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno.
E se in piena estate è il mare ad essere più gettonato, all’inizio e alla fine della stagione estiva particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore”: dai parchi alla campagna fino ai piccoli borghi, che fanno da traino al turismo enogastronomico con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali. Il maltempo, con grandinate e piogge che stanno caratterizzando anche questo week end in varie regioni, ha però rallentato le prime partenze.
Una decisa svolta, affermano i meteorologi, si avrà tuttavia con l’inizio della settimana: è infatti in arrivo un’ondata eccezionale di caldo africano al centro-nord Italia, con temperature oltre 35 gradi. Ma se le temperature risaliranno in gran parte del Nord, andranno invece incontro a una leggera flessione nelle regioni meridionali.
E il caldo sarà particolarmente intenso soprattutto nella seconda parte della settimana, quando al Nord, medio versante tirrenico e Sardegna sono attesi picchi fino a 37-38 gradi.
Insomma, la colonnina di mercurio tenderà a salire e con l’aumento delle temperature crescono anche i rischi per la salute delle fasce di popolazione più fragili, a partire dagli anziani.
Disidratazione, fratture, solitudine e interruzione dell’assistenza sono i quattro pericoli più comuni per gli anziani fragili durante l’estate, avverte la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), ricordando che proprio in questo periodo si registra un aumento di ricoveri dovuti principalmente alla disidratazione. “La perdita di liquidi e di acqua corporea, infatti, può determinare pericolose alterazioni metaboliche che si manifestano anche con gravi sintomi neurologici”, precisa il presidente Sigot Filippo Fimognari.
Un ulteriore rischio è poi strettamente legato alla possibile diminuzione di sorveglianza e assistenza che si traduce, ad esempio, in un maggior pericolo di cadute ma anche in un diminuito controllo dell’assunzione dei farmaci.
I geriatri lanciano dunque l’allerta per il fenomeno della “solitudine estiva” e dei cosiddetti “ricoveri ospedalieri sociali” degli anziani: in alcuni casi, infatti, la famiglia ritiene di non poter più sostenere il carico assistenziale imposto dall’anziano e chiede, anche senza una vera ragione medica, l’intervento del Pronto soccorso.