PALERMO – Si allunga l’elenco delle leggi siciliane, approvate dall’Assemblea Regionale Siciliana e che vengono poi impugnate dal Consiglio dei ministri.
Questa volta si tratta di tre documenti che trattano argomenti diversi tra loro e che riguardano l’accoglienza e l’inclusione. (n. 20 del 29/07/2021), le disposizioni in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità, dei prodotti agricoli siciliani, di innovazione tecnologica in agricoltura e concessioni demaniali marittime (n. 21 del 29/07/2021) e disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, gestione del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale di Agrigento e di personale di Sicilia Digitale S.p.A.(n.22 del 03/08/2021).
In una nota di Palazzo Chigi, si legge che alcune disposizioni contenute nelle leggi approvate a Palazzo dei Normanni, eccedono dalle competenze attribuite alla Regione Sicilia dallo Statuto speciale di autonomia, violando l’articolo 117 della Costituzione italiana.
Per la legge n. 21 viene ravvisata anche la violazione dei principi fondamentali in materia di tutela della salute.
Il problema delle leggi che vengono costantemente impugnate da Roma ha preso vita dal momento in cui è stato abolito il Commissario dello Stato nel 2014. In pratica il commissario effettuava un controllo preventivo di legittimità sulle leggi siciliane, ma dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che di fatto ha abolito questa figura, la Sicilia si è dovuta adeguare al sistema già utilizzato da tutte le altre regioni.
E dal 2015 la scure si è abbattuta più volte sui governi che si sono succeduti. Esaminando l’ultima legislatura, consultando la banca dati del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, si evince che sono state impugnate 25 leggi più queste ultime 3 (28) e nell’ultimo anno si sono collezionate impugnative per 11 leggi.
Delle ultime 3 impugnate la n. 20 era stata proposta dal movimento Cinquestelle prevede l’istituzione di un sistema regionale di monitoraggio volto ad acquisire elementi di conoscenza utili a orientare le politiche pubbliche sull’inclusione, condannando i fenomeni di razzismo e discriminazione. La legge 21,proposta dal Pd promuove la salute umana, l’ambiente e la biodiversità e spinge a contrastare la desertificazione prevedendo anche un servizio di controlli e verifiche del settore agroalimentare. La n, 22 infine comprende una serie di norme che prevedono impegni finanziari e che erano state stralciate da altro disegno di legge dalla presidenza dell’Ars.