“Il Parlamento siciliano ha colmato un vuoto normativo votando una legge che consentirà di regolamentare il settore della raccolta del tartufo nell’isola, contribuendo alla protezione dell’ambiente, ponendo freno alla raccolta indiscriminata e gettando le basi per uno sfruttamento economico controllato della coltivazione”.
Lo hanno affermato i parlamentari regionali del Partito democratico Michele Catanzaro e Nello Di Pasquele primi firmatari della proposta di legge.
La soddisfazione del Pd
“La Sicilia è terra di tartufi ma in pochi lo sanno. Il sottosuolo siciliano è ricco di ‘pepite’ di tartufo e già da anni sono stati avviati studi per l’individuazione di zone della Sicilia microbiologicamente adatte alla coltivazione – hanno aggiunto – ma l’assenza di una regolamentazione aveva consentito a predatori che venivano da altre regioni di raccogliere in maniera indiscriminata, senza alcun limite, senza controlli e senza rispetto per il territorio”.
“La legge appena approvata – hanno spiegato Catanzaro e Dipaquale – prevede regole simili a quelle per la raccolta dei funghi spontanei, a partire dal tesserino per i raccoglitori, il limite per la raccolta, tempi e modalità di raccolta, oltre ai criteri per la lavorazione e la conservazione ed ai divieti di raccolta di notte, nelle zone protette per la fauna selvatica, nei giorni in cui è consentita la caccia. La Sicilia ha le carte in regola per aspirare a diventare regione di produzioni di eccellenza anche nel settore della tartuficoltura”.
Scontro in aula tra Cordaro e M5S
“Lei ha dato del buffone ai miei colleghi, ha insinuato ‘ammiccamenti’ in assessorato, non si deve permettere, la prossima volta occupiamo i banchi del governo e la prendiamo a calci nel c…”.
Lo ha detto, intervenendo all’Ars nel corso della seduta d’aula, Francesco Cappello parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle rivolgendosi all’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro il quale aveva appena chiuso un duro botta e risposta con la deputata Stefania Campo, anche lei del M5S.
Campo era intervenuta per sollecitare a Cordaro l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei: “l’assessore aveva detto di condividere l’alta valenza che il Parco avrebbe avuto per il territorio, ci sono state diverse interlocuzioni e credo che tutti i passaggi che il Ministero ha chiesto siano stati portati avanti, non capisco cosa manca ancora per istituire il Parco”.
Cordaro, imprecisioni e ignoranza
Pronta la replica dell’assessore Cordaro: “raramente ho sentito tante imprecisioni e una dimostrazione di tale ignoranza. Il venti febbraio 2020, poco prima del lockdown, ho convocato una riunione per ribadire la volontà di seguire un percorso istituzionalmente coerente e corretto che partisse dalla volontà dei territori”.
Poco dopo l’intervento di Cappello a difesa della sua collega deputata, intervento interrotto dal presidente di turno Roberto Di Mauro che ha sospeso la seduta dell’aula.