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Ars, approvati rendiconto e assestamento. Musumeci, “Esercizio provvisorio a fine anno”

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato i disegni di legge di rendiconto 2018 e assestamento di Bilancio 2019.

Il rendiconto è passato ieri sera con 26 voti a favore, l’assestamento con 31.

Era presente in aula anche il presidente della Regione Nello Musumeci.

I parlamentari del gruppo Pd all’Ars, commentando il voto sui ddl finanziari, hanno detto, “Ci siamo espressi contro un assestamento di Bilancio che ha messo in evidenza tutti i gravi errori contabili, finanziari e amministrativi del governo Musumeci”.

Il Pd, “Musumeci va avanti a tentoni”

“Si continua ad andare avanti a tentoni – hanno aggiunto -, senza una strategia né un indirizzo politico. Se non fosse stato per il senso di responsabilità del governo nazionale, che pochi giorni fa ha permesso la spalmatura del disavanzo, oggi avremmo una Regione ad un passo dal fallimento”.

E’ stato possibile infatti approvare l’assestamento soltanto dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica del decreto legislativo del Governo Conte bis che ha autorizzato la Regione Siciliana al ripiano in dieci anni del disavanzo 2018. La norma ha consentito dunque di approvare l’assestamento, in linea con le risultanze della parifica, oltre che alleggerire il ripiano del disavanzo nel 2020, 2021 e 2022.

“Abbiamo inoltre espresso – hanno concluso i consiglieri dem – la nostra più ferma contrarietà alla scelta del governo di non utilizzare i 27 milioni di euro inizialmente accantonati, dando così un ulteriore colpo a diversi settori a cominciare dal mondo dell’agricoltura, del lavoro, della cultura e dello sport”.

Danilo Lo Giudice (Udc) ha invece sottolineato come “La proroga al 31 dicembre 2020 per i lavoratori socialmente utili, benché giunta in calcio d’angolo, salva gli oltre cinquemila lavoratori della nostra regione”.

Angela Foti (M5s) eletta vicepresidente dell’Ars

La seduta dopo una breve sospensione, è ripresa con l’elezione del vicepresidente dell’Ars al posto di Giancarlo Cancelleri, dimessosi dopo la sua nomina a viceministro.

A essere eletta, con trentuno voti su sessanta, è stata eletta la pentastellata catanese Angela Foti. A sorpresa, perché in un primo momento l’intesa prevedeva di convergere su Francesco Cappello, capogruppo dei 5 Stelle – anche se da mercoledì passerà le redini a Giorgio Pasqua -, il quale si è fermato a 28 voti.

Il verdetto è stato accolto con un attimo di gelo e non è stato registrato alcun applauso, come di solito avviene in questi casi.

Chi è Angela Foti

Catanese, 44 anni, laureata nell’Accademia delle Belle Arti, sposata e con due figli, Angela Foti è alla sua seconda legislatura all’Ars. E’ stata componente della Commissione speciale in materia di contenimento della spesa relativa agli assegni vitalizi e in precedenza prima componente e poi vicepresidente della Commissione Attività Produttive. Da deputato regionale è stata prima firmataria di quindici disegni di legge e ne ha cofirmate 157 e ha presentato 26 interrogazioni parlamentari, 24 interpellanze e trenta tra mozioni e ordini del giorno.

Musumeci, esercizio provvisorio entro fine anno

Intanto due giorni fa il governo Musumeci, visti i tempi ristretti, si è arreso e ha dato agli uffici finanziari le linee-guida per l’elaborazione dell’esercizio provvisorio, “limitato a soli due mesi”, che verrà approvato a Palazzo Orleans entro fine anno.

Le direttive prevedono la garanzia del pagamento di tutti gli stipendi e la applicazione di apposite formule per il recupero di eventuali mensilità di stipendi pregressi.

“Con la parifica arrivata il 13 dicembre – ha osservato il presidente della Regione – gli uffici finanziari hanno avuto appena sette giorni lavorativi per approntare tutti gli strumenti necessari: ci sono riusciti. Li ringrazio di cuore per il particolare impegno che stanno profondendo, anche in queste ore”.

“Per le stesse ragioni – ha aggiunto – voglio esprimere apprezzamento al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, al presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona e ai deputati componenti. Entro giorno 31 l’esercizio provvisorio, limitato a soli due mesi, arriverà all’Ars che potrà esaminarlo già ai primi dell’anno nuovo”.

“Entro gennaio, comunque – ha concluso Musumeci – la Giunta licenzierà anche i disegni di legge del bilancio definitivo e di Stabilità, senza più alcun collegato. La Regione, così, potrebbe avere i suoi strumenti contabili operativi già a febbraio, per evitare agli enti locali di dovere attendere fino al mese di maggio, com’era triste prassi nel passato”.