“Nell’assistenza igienico personale agli alunni disabili si continuano a registrare disservizi e forti criticità per il servizio assicurato dal personale Ata, evidenziati anche da allarmati interventi di alcuni prefetti dell’Isola. Sulla materia abbiamo proposto una task force tra governo regionale, parlamento e garante della disabilità con l’obiettivo di attivare procedure per la Sicilia, anche temporanee, al fine di evitare ogni tipo di disagio ai ragazzi disabili e di salvaguardare i lavoratori, in attesa di definire un accordo di programma già richiesto al Ministero della Pubblica Istruzione”. Così Antonio Scavone, assessore regionale alle Politiche sociali, al termine della seduta dell’Ars dedicata al problema dell’assistenza scolastica agli studenti disabili. “Sono soddisfatto di quanto avvenuto all’Ars – aggiunge Scavone – perché è prevalso un sentire comune in linea con le disposizioni sia sul diritto allo studio che sull’inclusione scolastica“.
L’assessore Scavone insieme al presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, avevano scritto insieme una nota all’ex Ministro della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, in merito allo specifico caso degli assistenti igienico personale. “Si chiede un intervento immediato e la sottoscrizione di un accordo di programma – avevano chiesto Orlando e Scavone – affinché si mantenga inalterata la qualità dei servizi in favore degli alunni disabili in ambito igienico personale e contestualmente vengano salvaguardati i livelli occupazionali del personale che da decenni svolge questa funzione”.
“Disarmante la risposta a quell’appello – aggiunge ancora l’esponente del governo Musumeci – a breve avremo un nuovo Governo al quale ribadiremo l’urgenza del caso visto che proprio sull’assistenza igienico personale , ad oggi fornita dallo Stato, si registrano – continua Scavone – numerose lamentele sulla qualità del servizio in quanto non più svolto da operatori che da anni svolgevano questo lavoro con dedizione ma dal personale Ata. La regione siciliana insisterà con il nuovo governo nazionale per arrivare a offrire un servizio adeguato alle necessità di assistenza secondo il piano educativo individuale dell’alunno“.