Politica

Ars immobile, lo sguardo già rivolto alle Europee

PALERMO – Ieri sono ripresi a Palazzo dei Normanni i lavori d’Aula dell’Assemblea regionale siciliana. Una seduta che è stata dedicata solo ad interrogazioni ed interpellanze, senza la discussione di disegni di legge.

Il motivo è dovuto al fatto che fra venti giorni si voterà per eleggere il Parlamento europeo ed i partiti sono impegnati negli ultimi scampoli di campagna elettorale. La partita che si gioca è importante perché il Movimento Cinquestelle, forte dei successi di questi ultimi anni, vuole conquistare anche il Parlamento europeo, così come la Lega e tutti i partiti emergenti. L’Ars però paga il fatto che la politica è impegnata altrove e ormai da tempo. Praticamente dall’inizio dell’anno a Sala D’Ercole si è riusciti a legiferare ben poco perché prima si è entrati nella sessione di bilancio per approvare, non senza patemi d’animo, il bilancio, cercando di ridurre al massimo il periodo di esercizio provvisorio.

Inoltre, durante la sessione di bilancio per regolamento non si discutono disegni di legge al di fuori di quelli che riguardano i documenti finanziari.
Terminata la sessione dedicata alla approvazione di atti obbligatori, è cominciata la campagna elettorale per le elezioni amministrative che si sono appena concluse in molte parti della Sicilia per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.

Questo periodo si è accavallato a quello del lunghissimo ponte appena conclusosi, per le festività pasquali che hanno portato ad una sospensione di più di una decina di giorni. Adesso sono in arrivo le elezioni europee.
Insomma, tra una festa ed una elezione, l’Ars potrebbe cominciare a lavorare a giugno, quando ormai sono passati sei mesi dall’inizio dell’anno e ad un paio di mesi di distanza dalle ferie estive. Ieri, peraltro, in Aula i deputati lamentavano che le interrogazioni presentate da sei mesi, non avevano ricevuto risposte e chiedevano notizie in merito. Insomma langue non solo l’attività relativa ai disegni di legge, ma anche quella degli atti ispettivi.

Il Parlamento più antico del mondo tra l’altro diventa sempre più spesso teatro di eventi culturali e sembra più facile recarsi a Palazzo dei Normanni per un convegno o una mostra piuttosto che per assistere ai lavori d’Aula. L’allestimento dei eventi è senza dubbio motivo d’orgoglio, ma la stessa solerzia dovrebbe esservi a Sala d’Ercole. Addirittura in alcuni casi si è verificato che la seduta D’Aula sia stata differita di due ore per permettere lo svolgimento di un evento se altrimenti sarebbe stato contemporaneo.
E se da un lato vi è una Assemblea poco produttiva (una manciata i disegni di legge approvati dall’inizio della legislatura), dall’altro c’è un presidente della Regione che stenta a far approvare i disegni di legge governativi , a causa di una maggioranza troppo debole in Parlamento e una opposizione che cristallizza qualsiasi iniziativa non condivisa. I risultati delle europee potrebbero forse portare nuovi equilibri sia a livello nazionale che, di conseguenza, regionale.