News - Cronaca

Asili nido, il 13% degli italiani rinuncia, spesa media annua intorno ai 2.200 euro

La spesa che andrebbe a gravare sulla famiglia è la causa più frequente della rinuncia al nido: dall’8% del 2008 all’12,8% nel 2019. Lo si apprende dal report dell’Istat “Offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. Anno educativo 2018/2019”. La stima della spesa annua che deve sostenere una famiglia per il servizio di asilo nido, infatti, è passata dai circa 1.570 euro nel 2015 ai 2.208 euro del 2019.

Il 18,5% delle famiglie che non utilizzano il nido sono condizionate da motivi indipendenti dalle loro scelte: oltre il costo eccessivo del servizio, il rifiuto della domanda, la lontananza da casa delle strutture o gli orari troppo scomodo. La maggiore concentrazione della domanda insoddisfatta si ha nei comuni in periferia delle città metropolitane – dove riguarda il 24,2% delle famiglie che non utilizzano il nido – nei comuni sotto i 10mila abitanti (19,6%) e in quelli sopra i 50mila (17,1%). Viceversa i comuni di ampiezza intermedia (fra 10mila e 50mila abitanti) e i comuni che sono al centro delle aree metropolitane sembrano avere minore domanda insoddisfatta (sotto il 10%).

Più è alto il titolo di studio, minore è la quota di esclusi dal servizio per motivi indipendenti dalla volontà della famiglia (dal 22,8% in caso di licenza media o inferiore al 10,3% per la laurea o titolo superiore). Inoltre la domanda insoddisfatta è più alta per i nuclei con almeno un genitore non occupato e aumenta con l’età dei bambini: dal 9,3% prima del compimento del primo anno al 21,5% a 2 anni compiuti.