Sanità

Asp, concorsi rinviati a dopo le amministrative, ok del Pd


Nel pomeriggio di sabato l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, aveva comunicato lo stop momentaneo nelle Aziende sanitarie e ospedaliere dei concorsi “già avviati o comunque in itinere anche finalizzati all’attribuzione della direzione di unità operative complesse”.

Il provvedimento era inserito in un vademecum anti-propaganda firmato dall’Assessore e trasmesso alle Asp e per conoscenza alle quattordici Procure della Repubblica siciliane.

Questo perché, scrive Razza nel documento, nelle prossime elezioni del quattro e cinque ottobre “potrà verificarsi che siano presenti nelle liste elettorali dipendenti del Servizio sanitario regionale e delle strutture private convenzionate”.

Così per “tenere del tutto estraneo alla contesa il sistema sanità” sono stati sospesi i concorsi “fatta esclusione dell’implementazione degli organici carenti e delle attività connesse all’emergenza pandemica”.

La soddisfazione del Pd

“Non posso che esprimere soddisfazione – ha commentato ieri il segretario regionale del Pd, Ahthony Barbagallo -, per la decisione adottata dall’assessore Razza, di sospendere le procedure concorsuali e il conferimento di numerosi incarichi da parte dell’Asp 4 di Enna”.

L’interrogazione all’Ars su Enna

“Avevo infatti segnalato il rischio – ha sottolineato in un comunicato – che le dubbie politiche assunzionali, in piena campagna elettorale, finissero per diventare ancora una volta strumento di acquisizione del consenso”.

Sulla vicenda dell’Asp di Enna, Barbagallo aveva presentato una interrogazione all’Assemblea Regionale Siciliana.

“E’ tuttavia opportuno vigilare affinché queste indicazioni – ha concluso – vengano applicate anche nei confronti dei più stretti congiunti dei candidati, alcuni coinvolti anche negli staff di diretta collaborazione dei vertici delle strutture sanitarie”.

E questo perché “in alcuni territori si sta superando il limite della tolleranza e della decenza”.

A Lipari e Pantelleria appello per medici

Le Eolie e Pantelleria hanno lanciato intanto una campagna per far arrivare medici nei propri ospedali con i comitati spontanei sorti dopo la morte a Lipari di Lorenza Famularo, di 22 anni.

“Da anni – hanno detto i promotori dell’iniziativa – l’efficienza della sanità pubblica nelle zone disagiate è messa a dura prova da continui tagli, privatizzazioni e logiche aziendaliste. La politica ci dice che siamo troppo pochi per meritare il diritto alla salute e i nostri ospedali sono i primi a soffrirne”.

“Gli ospedali di Lipari e Pantelleria – hanno aggiunto – hanno bisogno di medici. Subito! Per questa ragione, dalla collaborazione tra cittadini eoliani e panteschi che si sono mobilitati in difesa e per il potenziamento dei propri ospedali, nasce la campagna “Vieni a a fare il medico sull’isola!”.

Affinché domani non ci possano dire la solita filastrocca “nelle isole non ci vuole venire nessuno”, invitiamo anche i medici che non possono o non vogliono partecipare ai bandi (ma che sarebbero felici di venire a lavorare nelle nostre isole, alle giuste condizioni) a lasciarci un feedback nel form che abbiamo predisposto”.

“Invitiamo tutti a diffondere su ogni canale possibile (whatsapp, facebook, instagram, ariticoli, passaparola…) le immagini ed il link della campagna – hanno concluso i promotori in una nota – Non rimane molto tempo: i bandi scadono il 17 Settembre!”.