Lavoro

Asp Palermo, i sindacati: “Priorità a stabilizzazione precari, stop concorsi”

I sindacati lanciano un appello all’Asp di Palermo per la stabilizzazione degli operatori sanitari precari assunti per l’emergenza Covid.

Sono circa dieci le sigle dettesi pronte a intraprendere azioni pubbliche di protesta se l’Asp non procederà con l’iter per l’assunzione dei lavoratori, sospendendo eventuali altre procedure concorsuali.

“Nessun segnale finora dall’Asp”


I sindacati Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil Medici, Cgil Fp, Cimo, Cisl Medici, Fesmed, Fials, Fvm sezione Fials, Nursing Up e Uil Medici hanno voluto rivolgersi al presidente della Regione, Renato Schifani, ricordando che “ad oggi nessun segnale dall’Asp di Palermo è arrivato in merito alla stabilizzazione, nonostante anche l’assessorato abbia chiesto di avviare entro il 30 settembre le procedure di ricognizione. Ma l’Asp resta sorda a qualsiasi richiesta nonostante le procedure previste dalla normativa statale rispondano a finalità di interesse pubblico che consentono di ridurre la spesa per i costi derivanti dalle nuove procedure concorsuali, oltre a superare il precariato e ridurre il ricorso a contratti a termine”.

“Nessun apprezzamento per gli sforzi del personale”


I sindacati inoltre hanno ricordato che, al contrario, nel caso dei biologi, “è stata avviata una procedura concorsuale con prove d’esame già fissate il 17 novembre, senza apprezzamento per il rischioso impegno profuso da questo personale con sovraccarico di pesanti turni di lavoro, tanto da negare un punteggio per valorizzare questo servizio”.
Il 31 dicembre, hanno ribadito le sigle sindacali, scadranno tutti i contratti e questo personale precario “assicura anche i servizi ordinari coprendo le tante carenze di organico”.

Sollecitato il presidente della Regione Schifani

In previsione del piano di recupero delle liste di attesa – concludono i sindacalisti- si chiede, al presidente della Regione, sollecito intervento volto ad avviare e ad uniformare le procedure di stabilizzazione in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere, da attivare prioritariamente alle procedure concorsuali anche già in itinere che invece devono essere sospese”.