Ragusa

Asp Ragusa, al via la campagna sulla donazione del sangue

RAGUSA – Negli scorsi giorni è stata presentata, presso la sede provinciale dell’’Avis, la campagna di promozione estiva per il dono del sangue. Alla presentazione ufficiale sono intervenuti Salvatore Poidomani, presidente provinciale, Giovanni Bonvento Fidone, direttore sanitario della sezione di Scicli, il dott. Franco Bennardello, direttore del servizio trasfusionale dell’Asp 7 di Ragusa e Concetta Migliorisi, vice presidente dell’Ail Ragusa.

Campagna di sensibilizzazione dell’Avis Ragusa

Ogni anno l’Avis provinciale per non far calare l’attenzione sulla donazione del sangue lancia una campagna di sensibilizzazione nel periodo estivo. L’edizione 2024 è incentrata sul progetto di comunicazione ideato da Kewin Lo Magno, con l’immagine del trolley ma soprattutto con lo slogan “Sì, donare” – ispirato alla celebre canzone di Lucio Battisti, “Sì, viaggiare” – che propone un richiamo emotivo e culturale e una rappresentazione simbolica del percorso di ogni donatore: un viaggio verso l’atto generoso del dono del sangue.

In questo modo il viaggio diventa una metafora per descrivere il processo del dono del sangue. Ogni donazione è un piccolo viaggio che porta ad un grande risultato: la possibilità di salvare vite. Questo viaggio non è solo fisico, dal punto di vista del donatore che si reca al centro di donazione, ma anche emotivo e umanitario, in quanto rappresenta un atto di altruismo e solidarietà.

La campagna estiva (che è già attiva) si svilupperà fino al 25 agosto e prevede numerose iniziative organizzate dalle varie sedi comunali dell’Avis. Infatti l’estate per molti, in particolare per i giovani, è sinonimo di ferie, vacanze, relax, divertimento. Per i volontari dell’Avis si può pienamente godere di questi momenti impegnandosi allo stesso tempo e in modo responsabile per gli altri, donando un po’ del proprio tempo per una giusta causa come quella della raccolta del sangue.

In provincia di Ragusa ci sono ben 25.000 i donatori

La provincia di Ragusa è un territorio dove si respira grande altruismo, sono ben 25.000 i donatori che ogni anno si adoperano per dare il proprio sangue in modo totalmente gratuito. In questo modo non solo si contribuisce al fabbisogno del territorio, ma riesce a dare un forte sostegno ad importanti ospedali regionali, come ha rimarcato nel suo intervento Franco Bennardello. Infatti il sangue donato dai cittadini iblei rifornisce anche il Policlinico di Catania, il Papardo di Messina e il Villa Sofia-Cervello di Palermo.

Mantenere questi standard e questa operatività richiede un forte impegno da parte di tutti, in particolare non è possibile far calare l’attenzione nel periodo estivo, in cui si possono registrare meno donazioni, e in cui molte volte c’è sempre più bisogno. In quanto l’eventuale e conseguente carenza di sangue, può mettere in difficoltà le strutture sanitarie, gli ospedali ma soprattutto i pazienti che necessitano di questo prezioso salvavita.

“Siamo riusciti a mantenere livelli donazionali molto positivi, tali da rendere l’estate un periodo normale, contribuendo a soddisfare il fabbisogno di sangue non solo del territorio ibleo ma anche di altre realtà territoriali in cui si sono verificate situazioni di sofferenza. Questi risultati, sono il frutto del grande spirito di solidarietà delle donatrici e dei donatori iblei. Ai quali va sempre il nostro più sentito e sincero riconoscimento, e all’efficienza organizzativa ed operativa del sistema integrato Ragusa, che mette insieme la rete provinciale dell’Avis in rapporto di stretta collaborazione con il Simt dell’Asp. Siamo consapevoli che comunque non dobbiamo mai abbassare la guardia, soprattutto nel periodo estivo, per garantire il diritto dell’assistenza trasfusionale alle persone che ne hanno bisogno” ha rimarcato il presidente provinciale, Salvatore Poidomani.

Obiettivo è non abbassare mai la guardia, così da non andare in sofferenza e garantire così a tutti un bene prezioso e salvavita. La campagna estiva si prospetta ricca di avventure, già in tanti sopratutto giovani fuori sede, che rientrano per il riposo estivo, hanno prenotato la propria donazione nei vari centri Avis, segno che la donazione è legata anche molto al proprio territorio di appartenenza.