Pubblica ammimistrazione

Assegno unico: con Isee oltre 40mila, -946 euro l’anno

ROMA – Dal 1° marzo 2022 entra in vigore l’Assegno unico universale per i figli a carico e l’Inps ha reso disponibile sul proprio sito la domanda on line. Per il 2022, la domanda può essere effettuata entro giugno 2022, con il riconoscimento di tutti gli arretrati da marzo. Ad oggi le domande inoltrate sono 1.123.348 per 1.854.865 figli a carico. Lo comunica l’Inps.

Per ricevere l’assegno è necessario che il titolare del conto corrente identificato dal codice Iban specificato nella domanda sia il richiedente dell’assegno unico. L’Inps non potrà accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda. È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda. Non è sufficiente essere delegati alla riscossione.

Inoltre è necessario che il codice fiscale del richiedente sia esattamente corrispondente a quello che risulta all’Istituto di Credito come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito. Il conto corrente su cui si chiede l’accredito dell’assegno unico sia effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente la prestazione.

In assenza di redditi cospicui ma con un Isee elevato, il valore dell’assegno unico universale potrebbe essere inferiore rispetto alle attese. È quanto sottolinea la Fondazione Studi Consulenti del lavoro che nell’approfondimento pubblicato ieri mette in evidenza come l’ammontare dell’assegno sia modulato non solo sulla base della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l’Isee, tenendo conto dell’età dei figli a carico, ma anche sulla situazione patrimoniale che non necessariamente inquadra la ricchezza di una famiglia.

Si pensi, ad esempio, agli immobili ricevuti in eredità a fronte dei quali, spesso, le famiglie devono sostenere dei costi senza trarre alcun beneficio economico.

ISEE SOPRA I 40MILA EURO

Secondo la stima dei Consulenti del Lavoro, in presenza di redditi da lavoro ‘medio-alti’, ma non ‘cospicui’ e di un Isee superiore a 40.000 euro, l’erogazione di un assegno unico con valore fisso di 50 euro determinerà, per i beneficiari, un sostegno economico decisamente inferiore rispetto a quanto percepito in precedenza per assegni familiari e detrazioni. Con una perdita possibile annua fino a 946 euro rispetto alla situazione precedente con due redditi da lavoro di padre e madre rispettivamente di 35mila e 18mila euro, coniugati e con due fili maggiori di 3 anni, e un Isee superiore a 40mila euro.

FAMIGLIA CON DISABILE GRAVE

Per un nucleo familiare con un figlio con disabilità grave, un solo reddito da lavoro e un Isee inferiore a 25.000 euro (considerato Isee rappresentativo), invece, la Fondazione Consulenti per il Lavoro stima un beneficio annuo assolutamente contenuto, stimato in 284,76 euro.

REDDITI ELEVATI

In assenza di Isee e con redditi elevati, che in precedenza non determinavano alcun sostegno, si avrà adesso accesso a un contributo base che garantisce un’entrata mensile costante, in ossequio al concetto di universalità introdotto con questo istituto. Fino ad arrivare a un beneficio stimato annuo di 732 euro con due redditi da lavoro per padre e madre rispettivamente di 110mila e 55.800 euro e in assenza di Isee, coniugati e con due figli maggiori di 3 anni.

REDDITI ELEVATI

A parità di situazioni reddituali e familiari un Isee più basso rende vantaggioso il passaggio all’assegno unico universale, con 1.383,48 euro annui in più per una famiglia con due redditi di padre e madre rispettivamente di 31.350 euro e 19.800 euro, coniugati e con due figli maggiori di 3 anni, e un Isee stimato di 23.850. Un Isee più alto (condizionato ad esempio dalla presenza di immobili di proprietà) determina un peggioramento rilevante della situazione rispetto al passato, con ad esempio una perdita annua di 788,52 euro per una famiglia con la medesima situazione reddituale ma un Isee di 38.500.

MADRE SINGLE CON FIGLI

Un beneficio stimato annuo di 1.092,44 euro con l’arrivo dell’assegno unico universale per le madri single, minori di 21 anni, con un figlio minore di 3 anni, un reddito da lavoro dipendente da 28.300 euro e un Isee da 11.950 euro.