PALERMO – Continua a crescere, per le famiglie siciliane, l’importo dell’assegno unico universale (Auu), il sostegno economico attribuito ai nuclei familiari, calcolato per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. Gli importi vengono determinati in base alla certificazione Isee presentata dalla famiglia.
A giugno 2023, secondo i dati forniti dall’Inps, sono stati 716.415 i figli per cui è stata pagata nell’Isola una media di 174 euro. La Sicilia è la seconda regione per importo tra quelle italiane, superata soltanto dalla Calabria, che sale a 181 euro per figlio. A seguire, la Sardegna, a 172 euro. I valori più bassi, invece, si registrano in Valle d’Aosta, dove si ricevono mediamente 143 euro per figlio, mentre la media nazionale si attesta sui 158 euro.
La Sicilia ha visto, da marzo 2022 – mese di introduzione del nuovo sostegno economico, che è andato a sostituire i vecchi assegni familiari – un graduale aumento dell’Auu. Il primo mese, infatti, la media si fermava a 160 euro a figlio, con un aumento, in 15 mesi, di 12 euro.
Gli importi sono diversi per i figli dei percettori del reddito di cittadinanza. In questo caso, infatti, l’Assegno unico è calcolato sottraendo dall’importo teorico spettante la quota del reddito relativo al figlio o ai figli che compongono il nucleo familiare. Per la Sicilia, a giugno 2023, l’importo medio si è attestato sui 114 euro, per un totale si 120.979 figli. Anche in questo caso, nei 15 mesi dall’istituzione del sostegno al reddito, la cifra è gradualmente cresciuta, partendo da un valore iniziale di 99 euro. In questo caso l’Isola, però, rimane molto vicina alla media nazionale, che arriva a 115 euro, mentre i territori che segnano i valori maggiori sono la provincia autonoma di Trento e la provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente a 156 e 148 euro.
In totale in Sicilia nel 2023, tra gennaio e giugno, i nuclei familiari che hanno usufruito dell’Auu sono stati 568.329, per un totale di 879.768 figli, con una media di 1,6 figli per singola famiglia. In Italia, si registrano oltre 6 milioni di nuclei familiari che hanno ricevuto l’Assegno unico nel 2023, per quasi 10 milioni di figli, con una media di 1,6 figli per nucleo. I numeri sembrano essere tendenzialmente in aumento rispetto al 2022, quando, in nove mesi, sono stati 593.785 i nuclei coinvolti, per 892.751 figli. Ciò potrebbe essere collegato alla semplificazione introdotta a marzo 2023, per cui coloro che hanno presentato domanda di Assegno unico nel periodo gennaio 2022-febbraio 2023, accolta e in corso di validità, non devono presentare ulteriore richiesta, ma semplicemente rinnovare, di anno in anno, la certificazione Isee che attesta la condizione patrimoniale della famiglia. I richiedenti, quindi, dovranno soltanto comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inviate, come la nascita di figli, variazioni nelle condizioni di disabilità, separazioni, o ancora variazioni Iban.
In base alla Dichiarazione sostitutiva unica presentata, l’Assegno va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli a carico di età tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro a un massimo di 8 euro al mese. Sono previste maggiorazioni in caso di figli a carico con disabilità, di madri di età inferiore ai 21 anni, di nuclei familiari numerosi, di entrambi i genitori lavoratori, di nuclei familiari con Isee inferiore ai 25 mila euro.