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Assegno unico, Misiani: “Tutele per il ceto medio”

L’introduzione dell’assegno unico per i figli non colpirà i ceti medi perché verranno introdotte delle ‘salvaguardie’. Ad assicurarlo Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, a Radio 24.

“No, non accadrà – ha affermato Misiani – le risorse aggiuntive servono anche ad evitare che la bonificazione degli attuali strumenti vada a detrimento di una parte dei contribuenti. Noi vogliamo ridurre la pressione fiscale sul ceto medio: il combinato disposto dell’assegno unico e della riforma Irpef produrrà l’alleggerimento della pressione fiscale sul ceto medio che oggi è oggettivamente penalizzato per quanto riguarda l’Irpef”.

“Complessivamente – ha spiegato a Radio 24 – il fisco sarà alleggerito e costruiremo l’assegno unico con delle clausole di salvaguardia. L’operazione complessivamente andrà a beneficio perché nel momento in cui mettiamo 6 miliardi che si aggiungono alle risorse esistenti, costruiamo uno strumento molto più rilevante di quelli previsti, che sono frammentati ed escludono lavoratori autonomi, incapienti, parecchie famiglie italiane.
Costruiamo un’operazione universalistica prevista da tempo in altri Paesi europei, che rafforzerà le politiche per la famiglia nel nostro Paese”.