ROMA – Ci siamo quasi: sta per essere erogato l’assegno unico universale e il primo pagamento dovrebbe proprio arrivare a giorni, tra il 15 e il 31 marzo.
È quanto dichiara l’Inps che nelle Faq ha risposto alle tante domande poste dai richiedenti circa le tempistiche dei pagamenti, che variano in base al periodo in cui è stata presentata la domanda.
I tempi sono maturi, dunque, e coloro che beneficeranno per prime della somma saranno le famiglie che hanno presentato la domanda prima del 28 febbraio.
L’Assegno Unico e Universale per i figli a carico costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari: 1) per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal 7° mese di gravidanza; 2) per ciascun figlio con disabilità, senza limiti di età; 3) per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento del 21° anno di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolgimento di un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro; registrazione come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolgimento del servizio civile universale.
A tutti coloro che abbiano presentato domanda con un reddito pari o inferiore a 15.000 euro, spetterà un importo di 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Per livelli di Isee superiori, invece, l’assegno si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.
Tutt’altro scenario per i figli maggiorenni. Fino al compimento del 21° anno di età, infatti, è previsto un importo pari a 85 euro mensili per nuclei familiari con un reddito pari o inferiore a 15.000 euro.
Per livelli di Isee superiori, l’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Anche in questo caso, per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane lo stesso.
Le tempistiche di riscossione sono collegate al momento in cui si presenta la richiesta. Per tutti coloro che avranno presentato domanda di Assegno Unico a partire da gennaio 2022, si stima che il primo pagamento arrivi tra il 15 e il 31 marzo.
Nessun problema per chi presenterà domanda entro giugno, verranno erogate anche le mensilità arretrate relative al mese di marzo, mentre per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno potrà essere riscosso il mese successivo a quello di presentazione della domanda.
A differenza degli Assegni per il nucleo familiare (Anf) e delle detrazioni Irpef per figli a carico, l’Assegno Unico Universale verrà retribuito in base alle tre diverse modalità scelte in fase di domanda: 1) accredito Iban, italiano estero o aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea Sepa; 2) bonifico presso uno degli sportelli postali del territorio italiano; 3) accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del decreto-legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza.