PALERMO – In Italia ogni anno scompaiono migliaia di persone, tra queste alcune fortunatamente vengono ritrovate, di altre, purtroppo, si perdono le tracce per anni o, a volte per sempre. Ad affiancare e sostenere le famiglie che vivono questo dramma, c’è l’Associazione Penelope Italia Onlus, Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse. Penelope nasce dall’esigenza di dare supporto a coloro che si trovano a vivere la scomparsa di una persona cara. La diffusione e la sensibilizzazione del fenomeno delle persone scomparse diventa strumento indispensabile per il ritrovamento. Oggi l’Italia conta 61.826 persone scomparse e, la Sicilia, è la regione ove il fenomeno ha assunto maggiore consistenza, mantenendo il primato con il numero più alto degli scomparsi tra le Regioni italiane. Nell’isola sono circa 3900 le persone scomparse di cui non si hanno più notizie né tracce.
L’Associazione regionale Penelope Sicilia, guidata dal presidente Elena Cassella e dal vicepresidente Diego Librizzi, grazie ad un team di professionisti, offre gratuitamente supporto legale e psicologico, interloquisce con le istituzioni e si attiva materialmente sul territorio per la ricerca delle persone scomparse. Elementi fondamentali per il ritrovamento delle persone sono il coordinamento con le prefetture e gli operatori sul territorio.
Cosa fare dunque quando una persona scompare? Prima di tutto occorre avvisare le Forze dell’ordine e fornire più dettagli possibili sulla persona, ad esempio cosa indossava al momento della scomparsa e se ha segni particolari: ogni sfumatura costituisce un raro dettaglio e, preziose e fondamentali sono le persone che la frequentavano e che possono arricchire il profilo del soggetto; in secondo luogo è importante comunicare se la persona è affetta da patologie neurodegenerative e se assume medicinali salvavita, onde specializzare le ricerche e ricostruirne al meglio il profilo personale. Le prime 48 ore sono essenziali, infatti nel 70% dei casi questo costituisce il lasso temporale entro cui la persona in questione viene ritrovata, viva o morta.
Oggi le metodologie e gli strumenti di ricerca in Italia sono sempre più all’avanguardia, tuttavia la scomparsa di una persona può essere legata a fatti esterni alla sua volontà o ad una situazione di disagio che la induce ad allontanarsi senza lasciare informazioni su di se. Dietro l’allontanamento di una persona ci sono sofferenze, speranze, incomprensioni e, a volte, persino crimini. Ognuno di questi casi è diverso dall’altro e, per prima cosa, va trattato con rispetto, delicatezza e grande professionalità, per questo è bene affidarsi a professionisti senza improvvisare ricerche “fai da te”. Troppe volte una scelta, una decisione sbagliata all’inizio di qualsiasi indagine per ricercare persone scomparse è determinante per arrivare ad un risultato finale. Trovare una persona scomparsa non è semplice. Ci sono regole da seguire, tempi da rispettare, scelte ben precise da prendere e dinamiche da non sottovalutare. Ognuna delle persone coinvolte con il soggetto da ricercare, siano essi familiari, parenti o amici, dovranno attenersi rigorosamente al proprio di ruolo: queste, coadiuvate dalle capacità e dalle conoscenze di professionisti seri e competenti, avranno la possibilità mettere insieme tutti i pezzi di un misterioso puzzle che, se ricostruito nella corretta maniera, porterà certamente al risultato finale.
Penelope Sicilia è a disposizione di tutte le famiglie e gli amici delle persone scomparse. Chiunque ne avesse la necessità, attraverso l’apposito sito web, potrà contattare direttamente gli avvocati, Elena Cassella e Diego Librizzi, referenti per la Regione Sicilia.