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Assoesercenti chiede collaborazione contro “Mala Movida” e abusivismo

L’unico vero antidoto alla “mala movida”, che stravolge i centri storici e le periferie di molte città italiane, è la consapevolezza. È dunque necessario fare corretta informazione sui rischi, di natura penale, amministrativa e sanitaria, che corrono da un lato i consumatori, anche minorenni, troppo spesso protagonisti di notti alcoliche sregolate che mettono a repentaglio la loro stessa salute, dall’altro i gestori dei locali, non sempre consci delle conseguenze legali di alcune loro scelte.

Per diffondere legalità e buoni comportamenti, la Federazione dei Pubblici esercizi di Assoesercenti, presente con oltre 50 iscritti nella movida catanese, chiede di avviare una serie di attività di sensibilizzazione nei confronti di clienti e gestori dei locali.  

«I pubblici esercizi – sottolinea il presidente di Assoesercenti Salvo Politino – da sempre puntano sulla qualità della loro offerta e sulla professionalità del personale. Siamo convinti che solo attraverso le competenze e una costante attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori, sia possibile arginare un fenomeno dilagante quale quello della “mala movida”, lontana dalla nostra cultura e dalle nostre tradizioni, che è quotidianamente alimentata da chi vende e/o somministra, spesso abusivamente, alcol a basso costo e infrange leggi e regole.

Proponiamo all’amministrazione comunale – conclude Politino – di avviare una collaborazione con le istituzioni e con i residenti, volta a promuovere comportamenti responsabili e consapevoli tra i gestori di pubblici esercizi e tra i consumatori di alcol, soprattutto minorenni, pur nel rispetto della libertà d’impresa e delle esigenze di svago e divertimento, al fine di favorire una movida più sana e una qualità della vita migliore per tutti».

Alle parole del presidente Politino fanno eco quelle di Vincenzo Finocchiaro, in rappresentanza di Assoesercenti settore pubblici esercizi, titolare di un’attività in centro storico: «Abbiamo chiesto al sindaco Pogliese e al Prefetto una larga diffusione degli impianti di video sorveglianza, ma a questo dovrebbe aggiungersi la chiusura definitiva al traffico, con una ZTL permanente, anche per venire in contro alle esigenze dei residenti. Inoltre chiediamo che vengano eseguiti “controlli chirurgici” nella zona della movida».