Sono riprese le vaccinazioni con AstraZeneca, ma la paura e l’incertezza non sono passati. L’Aifa proprio per questo ha aggiornato il foglio illustrativo con una serie di indicazioni.
L’invito a rivolgersi a un medico in caso di “affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle”.
“Il vaccino Covid-19 di AstraZeneca – riporta l’ente regolatorio Ue nelle informazioni rivolte ai pazienti, dopo la valutazione effettuata sul prodotto dell’azienda anglo-svedese – non è associato a un aumento del rischio complessivo di disturbi della coagulazione del sangue“.
Tuttavia “ci sono stati casi molto rari di coaguli di sangue insoliti, accompagnati da bassi livelli di piastrine (componenti che aiutano il sangue a coagulare), dopo la vaccinazione. I casi segnalati erano quasi tutti in donne sotto i 55 anni”.
Il messaggio chiave resta che “poiché Covid-19 può essere così grave e è così diffuso, i benefici del vaccino nel prevenirlo superano i rischi degli effetti collaterali”.
Tutti sintomi e tutte situazioni da tenere d’occhio, ma bisogna insistere che “il vaccino è assolutamente sicuro e che bisogno continuare a tutti i costi la campagna – dice il professor Antonio Cascio, direttore dell’unità operativa di infettivologia al Policlinico di Palermo -. I rischi, se di rischi si può parlare, sono pochi e sono veramente minimi. Ovviamente ci sono delle contro indicazioni, persone che hanno delle patologie con la coagulazione, i trombolitici, devono essere attenzionate, consigliate e seguite, ma non buttiamo via tutto quanto fatto di buono dalla campagna vaccinale”.