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Astroluca va “Oltre” con la missione Beyond

Per AstroLuca è cominciata dunque una nuova avventura fra le stelle, nella quale lo aspettano grandi novità e nuovi record.

La prima novità è quella che l’astronauta ha definito una bellissima coincidenza: partire per la Stazione Spaziale nel giorno in cui si celebravano i cinquant’anni della missione Apollo 11 che ha portato il primo uomo a camminare sulla Luna.

Alla Luna e al futuro guarda la missione di Luca Parmitano a cominciare dal nome, “Beyond” ossia “Oltre”, i cui esperimenti sono volti a preparare l’uomo ad allontanarsi sempre di più dalla Terra per esplorare il Sistema Solare.

AstroLuca è anche il primo italiano e il terzo europeo al comando della Stazione Spaziale Internazionale.

Catanese, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e tenente colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana, a 43 anni Luca Parmitano affronta la sua seconda missione dopo Volare, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Allora aveva inviato a Terra bellissime foto, scattate dalla grande finestra panoramica della stazione orbitale, con vista sul nostro pianeta.
Di sicuro lo farà anche questa volta.

Aveva anche affrontato due passeggiate spaziali, una delle quali da brivido, nella quale aveva dato prova di una grande capacità di controllo.

Nella seconda parte della missione avrà il comando della Stazione Spaziale: un incarico che ha sempre detto di voler affrontare al servizio del suo equipaggio.

L’avventura terrà AstroLuca fra le stelle per circa duecento giorni e saranno una sorpresa anche le passeggiate spaziali che lo attendono: innanzitutto quante saranno lo si saprà solo in ottobre, quando saranno arrivati sulla stazione orbitale tutti i materiali necessari per le operazioni previste.

Una di queste attività extra-veicolari si annuncia tra le più avventurose di sempre, ancora più complesse di quelle fatte in passato per riparare il telescopio spaziale Hubble.

L’obiettivo è riparare l’esperimento internazionale Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), che dal maggio 2011 e’ installato all’esterno della Stazione Spaziale per andare a caccia di antimateria e di materia oscura nello spazio e al quale l’Italia contribuisce con la sua agenzia spaziale (Asi) e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).