Trapani

Ati idrico di Trapani, corsa contro il tempo per Gruppuso

TRAPANI – “Si deve fare in fretta per evitare il definitivo commissariamento”. Sono le parole con cui ha esordito il sindaco di Calatafimi, Francesco Gruppuso, in qualità di nuovo presidente dell’Ati idrico di Trapani che raggruppa tutti e 25 i Comuni della provincia. Suo vice designato il sindaco di Santa Ninfa, Carlo Ferreri. Per entrambi voto unanime da tutti gli amministratori componenti dell’assemblea, riuniti nell’aula consiliare del Libero Consorzio provinciale di Trapani. Gruppuso prende il posto dell’uscente Nicola Rizzo, ex sindaco di Castellammare del Golfo, non riconfermato alle elezioni amministrative del maggio scorso. Per il neopresidente si tratta di una patata bollente di non poco conto: l’Ati infatti è commissariata dalla Regione perché in fortissimo ritardo nell’individuazione del gestore unico a cui deve far capo il servizio idrico e fognario di tutta la provincia trapanese.

L’assemblea è stata aperta dall’assessore regionale all’Energia Gian Roberto Di Mauro al fianco del commissario ad acta Rosaria Barresi. Al nuovo presidente tocca adesso riprendere velocemente un percorso molto complicato per chiudere tutti gli adempimenti entro il 31 dicembre prossimo, compreso gara e affidamento del servizio. Gruppuso ha ringraziato l’assemblea dei sindaci, coinvolgendo tutti a sostegno di un percorso faticoso e difficilissimo in cui ognuno deve fare la sua parte fino in fondo. Questo per evitare il definitivo commissariamento (al momento il commissario è di supporto al Cda e non sostitutivo, ndr) e la perdita della nuova tranche di fondi Pnrr e altre linee di finanziamento che possono essere ottenuti con un organismo di governo Ati legittimato che abbia una forma di gestione ed il suo gestore per il servizio idrico integrato.

“Se fossi stato convinto dell’impossibilità a portare avanti l’iter – afferma Gruppuso – non avrei accettato l’incarico. È un obbligo morale di tutti e ce la faremo tutti insieme ognuno facendo ognuno la propria parte. Le sfide più difficili sono quelle che ti danno le più belle soddisfazioni anche se sembrano impossibili da raggiungere. Il mio cronoprogramma sarà a tappe forzate è stabilito insieme al nuovo consiglio di amministrazione che si andrà a completare entro la prossima settimana. Sarà fatto in sinergia con i due commissari della Regione, Corsaro e Barresi. Ma anche in sinergia con la struttura gestionale che dovremo costituire e anche il governo regionale che ci dovrà sostenere in questa impresa. La situazione è difficile e bisogna correre per evitare di essere definitivamente commissariati. Al vaglio una serie di ipotesi sulle società di gestione competenti in materia che possano garantire il servizio in modo ottimale. Ci sono situazioni più o meno complicate nei vari Comuni, ecco perché la scelta dovrà essere oculata, ma al tempo stretto si deve fare in fretta”.

Lo scorso anno si insediò la dirigente regionale Rosa Barresi, nominata con decreto dal presidente in qualità di commissaria con l’obiettivo di sostituire i Comuni della provincia trapanese verso l’iter di individuazione del gestore idrico unico. L’avvento della burocrate venne visto come “un’opportunità” per velocizzare un passaggio che ha trovato nell’area mille ostacoli e non ha permesso ai Comuni sino ad oggi di arrivare ad individuare il gestore unico. In questa provincia la situazione è in alto mare ed al tempo stesso ingarbugliata per un contenzioso instaurato tra gli enti locali e la Regione. Nel corso di una ricognizione effettuata negli ultimi giorni del 2021 si è appurato che i Comuni non avevano ancora definito la scelta della forma di gestione, né tanto meno l’affidamento del servizio idrico integrato.

Alla commisaria Barresi il compito il compito di portare avanti gli adempimenti per l’affidamento del servizio idrico integrato mentre l’Ati prosegue l’attività e coadiuva il commissario. Tra le possibilità la maggioranza dei Comuni dell’Ati aveva optato per l’avviso riguardante società pubbliche che gestiscono servizi in house providing con Amap o l’affidamento a terzi tramite gara.