Il candidato unico del Centrodestra per le prossime amministrative di Palermo, Roberto Lagalla, torna a parlare dell’attacco hacker che ha subìto il Comune di Palermo nei giorni scorsi, sollevando diversi interrogativi in merito.
“Attacco hacker. Così lo hanno definito al Comune di Palermo. E tra conferme confuse e altrettante timide rassicurazioni sul ripristino dei servizi, aleggia ancora un’aura di mistero su cosa stia realmente accadendo“, scrive Lagalla su Facebook.
L’ex assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Siciliana, inoltre, ha pubblicato uno screenshot del sito di Vice Society, che sul dark web mostra un countdown per il rilascio di non meglio specificati documenti del Comune di Palermo.
Così come si vede nello screenshot, la pubblicazione dei documenti sarebbe imminente e dovrebbe avvenire nel giro di tre giorni.
“Molti sono i lati oscuri. Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta?”, si chiede Lagalla.
E ancora: “Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati? Dicano la verità ai palermitani”, conclude il candidato sindaco.
Non si è fatta attendere la replica di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, alle parole di Lagalla. Per il primo cittadino è “singolare che su questo attacco vi sia da parte di qualche candidato nervoso una polemica elettorale che è inaccettabile, una mancanza di rispetto per l’impegno di Sispi, delle strutture comunali e degli inquirenti”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Esprimo, inoltre il mio apprezzamento alle forze dell’ordine che stanno indagando per individuare i responsabili di questo vergognoso attacco e mi auguro che si faccia presto giustizia sulla vicenda”, ha aggiunto.
Nel frattempo, proseguono le indagini del pool antiterrorismo della Procura di Palermo. Il reato ipotizzato dai pubblici ministeri, coordinati dal procuratore aggiunto Marzia Sabella, è l’accesso abusivo informatico con finalità di terrorismo.