Attentato a Donald Trump. L’ex presidente, durante un comizio a Butler in Pennsylvania, è stato colpito da un cecchino che ha aperto il fuoco da posizione elevata. Trump è stato lievemente ferito ad un orecchio e ha ricevuto cure in ospedale. Una persona, tra il pubblico, è rimasta uccisa. Ci sarebbero due feriti. L’attentatore, secondo i media americani, è stato ucciso dai servizi segreti.
“Sono stato colpito da un proiettile che mi ha trafitto la parte superiore dell’orecchio destro”, ha detto Trump in un post sul social Truth. “Voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti e tutte le forze dell’ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, Pennsylvania. Soprattutto, voglio porgere le mie condoglianze alla famiglia della persona uccisa al raduno e anche alla famiglia di un’altra persona gravemente ferita. È incredibile che un atto del genere possa verificarsi nel nostro Paese”, ha aggiunto l’ex presidente.
“Al momento non si sa nulla del tiratore, che ora è morto. Sono stato colpito da un proiettile alla parte superiore dell’orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava, perché ho sentito un sibilo, degli spari e ho sentito subito il proiettile che mi squarciava la pelle. Ho sanguinato in modo abbondante, ho capito cosa stesse succedendo”.
Al momento degli spari, poco dopo le 18 locali, Trump è caduto a terra sul palco. Gli agenti dei servizi segreti sono intervenuti per ‘coprire’ l’ex presidente, portato via dalla sicurezza. Sul volto di Trump, come hanno documentato foto e video, macchie di sangue. L’ex presidente ha cercato di rivolgersi alla folla con parole e gesti mentre veniva portato via su un veicolo.
Tre fonti delle forze dell’ordine hanno confermato che a sparare è stata una persona che si era appostata su un tetto, all’esterno del luogo del comizio. Tra le fonti investigative, si fa esplicitamente riferimento a un ‘cecchino’. Il procuratore distrettuale della Contea di Butler, Richard Goldinger, ha riportato informazioni secondo cui il cecchino si sarebbe appostato su un edificio adiacente: “Sarebbe servito un fucile di precisione, da centinaia di metri di distanza”.
“Si è verificato un incidente nel pomeriggio del 13 luglio ad un comizio di Trump in Pennsylvania”, le parole di Antony Guglielmi, responsabile della Comunicazione dell’US Secret Service. “Il Secret Service ha messo in atto misure di protezione e l’ex presidente è salvo. C’è un’indagine dei servizi”, ha aggiunto. L’indagine è relativa ad un tentato omicidio.
“Sta bene”, ha commentato poco dopo il portavoce di Trump. “Il presidente Trump ringrazia le forze dell’ordine e i primi soccorritori per l’intervento rapido durante questo terribile atto”, le parole di Steven Cheung.
Il presidente Joe Biden è stato immediatamente informato sull’attentato. Biden era a messa a Rehoboth Beach, in Delaware, prima di ricevere il briefing sull’episodio. “Sono stato informato sulla sparatoria al raduno di Donald Trump in Pennsylvania. Sono grato di sapere che stia bene e che sta bene. Prego per lui e la sua famiglia e per tutti coloro che erano al raduno, mentre attendiamo ulteriori informazioni. Jill e io siamo grati al Secret Service per averlo messo in salvo. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come una nazione per condannarla”, le parole del presidente.
“Il raduno di Trump avrebbe dovuto svolgersi pacificamente senza alcun problema. Ma l’idea che ci sia violenza politica o violenza in America come questa è semplicemente inaudita, semplicemente non è appropriata”, ha aggiunto Biden parlando dal Delaware. “Tutti devono condannare tutto questo. Tutti”.
(foto Adnkronos)