in collaborazione con ITALPRESS
ROMA – La vista si offusca, la mente si annebbia e le gambe non tengono più. Il paziente sviene, cade e non ricorda più nulla. Non è sempre una questione di fragilità, un problema di vista o di farmaci, gli anziani spesso cadono anche per una perdita improvvisa e temporanea di coscienza, dovuta a problemi cardiocircolatori. Accade a circa centomila anziani ogni anno, la metà degli over 65 che arrivano al Pronto soccorso per una caduta non spiegata.
Se n’è parlato nel corso del Congresso internazionale di Cardiologia geriatrica co-organizzato dalla Fondazione internazionale Menarini. Analizzata l’attività delle Unità Sincope e Cadute del Pronto soccorso, dove i pazienti vengono valutati secondo protocolli ben standardizzati, per capire le cause della sincope e prevenire le recidive.
Auspicate dalle Linee guida della Società europea di Cardiologia nel 2018 – dopo le prime esperienze in Irlanda, al Saint James’s Hospital di Dublino – sono già attive anche in Italia, dove l’Ospedale Careggi di Firenze è capofila seguito dall’Ospedale Molinette di Torino, dal Policlinico Federico II di Napoli e dall’Ospedale Baggiovara di Modena.
È necessario un immediato inquadramento dei pazienti che si presentano al Pronto soccorso per episodi di sincopi e cadute. Gli anziani, grazie a un team composto da geriatra e cardiologo, vengono sottoposti a numerosi esami per verificare se all’origine della caduta c’è un’alterazione del ritmo cardiaco, una cardiopatia strutturale, o alterazioni dei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa, magari per effetti collaterali da farmaci.
Le Unità dedicate alla valutazione della sincope e delle cadute hanno un notevole impatto sulla riduzione dei tempi e dei costi di gestione di questi pazienti e, al tempo stesso, consentono di attivare subito strategie d’intervento e prevenzione di recidive, riducendo con il rischio di nuove cadute anche i nuovi accessi al pronto soccorso, con un miglioramento nella gestione delle emergenze. Inoltre, una valutazione multidisciplinare come quella possibile grazie a un team “anti-caduta”, può dimezzare il rischio di ricoveri nelle Rsa anche nei casi in cui ci sia stato un danno conseguente all’infortunio.
Ogni anno quasi cinque milioni di over 65 cadono almeno una volta e sono un milione gli anziani che vanno al Pronto soccorso. Le Unità Sincope e Cadute rappresentano un perfetto esempio dell’importanza della figura dello specialista della sincope, che opera anche in contesti clinici e assistenziali diversi dalle Syncope unit, per mettere a disposizione la sua esperienza nel Pronto soccorso.