Cronaca

Traffico infernale a Messina, automobilista “impazzisce” e aggredisce dipendente ATM

Un’aggressione ai danni di un dipendente dell’ATM è stata compiuta nelle scorse ore a Gesso, frazione di Messina, per mano di un automobilista. L’episodio, accaduto nella giornata di mercoledì 16 agosto, è stato reso noto dalla stessa azienda di trasporto pubblico del capoluogo peloritano.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’automobilista sarebbe andato su tutte le furie a causa dell’intenso traffico in zona, scagliandosi contro l’autista ATM.

ATM: “Gesto ripreso da sistema videosorveglianza”

“Ieri sera un nostro dipendente ha subito una vile aggressione da parte di un automobilista a Gesso. Un gesto ingiustificato e che non passerà inosservato, ripreso dal sistema di video sorveglianza presente su ogni mezzo di ATM Messina e già in mano alle forze dell’ordine”, commenta il presidente della società, Giuseppe Campagna.

“Come presidente di ATM Messina e a nome di tutta la comunità, esprimiamo la nostra solidarietà all’operatore rimasto vittima della vile aggressione che, nonostante gli occhiali rotti, ha portato a termine il servizio con spirito di sacrificio e dedizione, completando la corsa senza creare ulteriori difficoltà ai passeggeri”, conclude Campagna.

Basile: “Violenza deprecabile”

Dura anche la reazione del sindaco di Messina, Federico Basile. “Ennesimo episodio di violenza ai danni di un autista dell’ATM Messina, un fatto grave che non rispecchia lo spirito di grande collaborazione e solidarietà di questa splendida città”, dice il primo cittadino.

“Esprimo – prosegue Basile – insieme a tutta la Giunta al Presidente ed a tutto il CDA di ATM solidarietà e vicinanza all’autista dell’ATM della linea n. 25, aggredito ieri sera a Gesso da un automobilista spazientito per un imbottigliamento causato dalle auto in sosta per via di una manifestazione”.

La violenza è deprecabile, ma lo è ancora di più se le vittime sono persone che lavorano onestamente. Questi episodi sono intollerabili, mi auguro che fatti del genere non si verifichino mai più”, conclude Basile.