Siracusa

Autorità Portuale Augusta, è scontro sulla nomina del presidente

Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale Augusta-Catania. Continua lo scontro politico, nazionale e locale, dopo la proposta di nomina alla presidenza della Adsp di Augusta-Catania, da parte del ministro Enrico Giovannini, dell’attuale commissario, l’ingegnere Alberto Chiovelli.

Si parte dalla conclusione del vertice tenutosi, nei giorni scorsi, al Palazzo della Regione di Catania tra il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Marco Falcone, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e quelli di Augusta, Giuseppe Di Mare, di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, e di Melilli, Giuseppe Carta.

Qui l’opinione comune è stata di rifiutare la proposta del Governo. Il motivo è presto detto. Si legge da una nota rilasciata al termine del suddetto vertice: “La nostra portualità non può assolutamente perdere l’opportunità offerta dai nuovi traffici marittimi internazionali, legati alla forte ripresa dell’economia mondiale, che è attesa dopo la crisi da pandemia. Per questo è necessario che le Autorità portuali di Sistema della Regione siano affidate a eccellenze professionali formatesi in Sicilia, le uniche in grado di conoscere a fondo il territorio e di rispondere con efficacia alle necessità di tutti i comparti produttivi”

Ma contro il presidente della Regione Sicilia e l’asse dei sindaci contrari, si oppone l’ex sindaco di Augusta ed esponente del Movimento 5 stelle, Cettina Di Pietro.

“È davvero paradossale che un sindaco che si sceglie un consulente per l’ambiente proveniente e residente nel Nord Italia – Ave Vezzoli da Novara e non di Sicilia – poi accampi scuse davvero risibili davanti alla nomina da parte del Governo del presidente della Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale nella persona del dottor Alberto Chiovelli. Così Cettina Di Pietro che in primis si rivolge al primo cittadino di Augusta, Giuseppe Di Mare e continua: “Il primo cittadino di Augusta vuole uno del posto, sostenuto dai sindaci di Catania, di Priolo e di Melilli. Ma il luogo esattamente qual è? Magari di provenienza etnea, per colmare l’affronto subito appena qualche anno fa quando l’Autorità fu restituita legittimamente ad Augusta, sua sede naturale?

Prosegue l’esponente dei 5 stelle che si rivolge al Presidente della Regione Siciliana. “L’asse dei sindaci ha trovato sponda in Musumeci. Anche lui avrà dimenticato di aver nominato assessori Roberto Pierobon ‘siciliano’ di Padova e Vittorio Sgarbi eccellente professionalità, forse pensando che fosse nativo di Salemi.

In realtà, Nello di Militello ha espresso il suo niet alla nomina di Chiovelli poiché le competenze non gli sembrano adeguate. Ma si sa: il nostro presidente è un po’ smemorato e dimentica che l’attuale commissario straordinario è un alto dirigente del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Troppo poco dice lui: curiosi invece di conoscere chi sarebbe l’alto profilo proposto da lui e dai sindaci di destra che governano il nostro territorio. Magari ci proporrà un presidente che “spalmi” il traffico navale e, soprattutto, gli investimenti nel porto che più gli sta a cuore.

Lo diciamo chiaramente – aggiunge ancora Cettina Di Pietro -, se qualcuno intende proporre un nome migliore di Chiovelli, lo faccia “apertis verbis”. Così magari ne possiamo parlare e discutere tutti quanti insieme, ben al di là della provenienza del  nuovo presidente.

La posizione di chiusura assunta dall’asse sindaci-regione assomiglia invece più a una battaglia di retroguardia per accaparrarsi una posizione che fa evidentemente gola e fa gioco a determinati rapporti di potere.

A perdere, nell’attuale soluzione, è, soprattutto, il Porto di Augusta e la portualità. Sono tante e molto grandi le sfide che attendono il nostro scalo nell’ambito del nuovo quadro dei trasporti venutosi a delineare anche con la creazione delle ZES e la ripartenza post covid, con gli investimenti del PNRR.

 E invece, ancora una volta- conclude -, c’è chi pensa esclusivamente agli affari propri”.