Sulla A18 Messina Catania, domenica scorsa è andato in scena un film già visto. E non che sull’A19, la Palermo-Catania, le cose vadano meglio. Anzi. Un film che puntualmente negli ultimi anni viene “proiettato” alla vigilia della bella stagione e che si protrae per tutta l’estate, con “repliche” (sgradite agli automobilisti) ogni fine settimana.
Dunque, la domanda sorge spontanea: cosa ci dobbiamo aspettare sulle principali autostrade siciliane in vista della bella stagione? File, disagi e quant’altro?
I DISAGI SULLA MESSINA-CATANIA
E così dopo le interminabili code di due anni fa causate dalla chiusura della galleria Giardini, quest’anno a creare intralcio alla circolazione sono i lavori da Giarre a Fiumefreddo (e ritorno) che costringono gli automobilisti ad estenuanti gimkane, restringimenti di carreggiata, marcia su unica corsia, alla fine rallentamenti anche di tre quarti d’ora che portano i turisti (ma anche i vacanzieri di casa nostra) a raggiungere Taormina da Catania in non meno di un’ora e mezzo anziché i canonici 40 minuti.
I primi disagi venendo da Catania si incontrano subito dopo Giarre; l’automobilista è costretto a camminare per un lungo tratto su un’unica corsia (almeno 20 minuti di coda), superata la strettoia si torna a marciare regolarmente per poco più di un chilometro quando poi ci si imbatte in un nuovo restringimento di carreggiata che porta a confluire sulla corsia opposta in doppio senso di marcia (altro rallentamento di 20 minuti), superato quest’altra ostruzione si torna a procedere in unica corsia direzione Messina in corrispondenza dell’uscita di Fiumefreddo in cui si incontra un altro centinaio di metri di autostrada non asfaltata percorribile solo su una corsia.
“SCONTIAMO 20 ANNI DI PROBLEMI…”
Dal Cas, il consorzio autostrade Siciliane, che gestisce la A18 (E anche la A20 Palermo-Messina e la Siracusa-Gela), c’è la promessa di lavorare sodo per ultimare i lavori e ripristinare la normale circolazione. Ma non esiste una data certa per la riapertura dell’autostrada completamente, in tutte le sue corsie disponibili. Dopotutto, come potrebbe? Si lavora a vista.
Non è casuale il comunicato, sempre da parte del Cas, di qualche giorno fa, quando annunciava il via della campagna “Estate Sicura”, cioè più controlli in ponti e viadotti. “Circa 300 chilometri di autostrada e un complesso progetto di ammodernamento e ripristino delle condizioni di sicurezza: questo in sintesi il quadro che anima quotidianamente le serrate attività di Autostrade Siciliane, volte al recupero dei deficit maturati a seguito dei mancati interventi effettuati nell’ultimo ventennio”.
E’ proprio l’ultima frase a porre più di una domanda, una vera e propria “ammissione di colpevolezza” sul degrado della rete autostradale da loro gestita. Come dire: meglio tardi che mai.
E LA PALERMO-CATANIA…
Domenica sulla Palermo-Catania, in direzione Palermo, code e auto bloccate (letteralmente) per delle ore a causa di un incidente avvenuto nel posto sbagliato al momento sbagliato. Coinvolti tre motociclisti e un’autovettura all’interno della galleria Gameccia, poco prima dello svincolo di Trabia.
Basta questo per mandare così in tilt la circolazione stradale della più importante autostrada siciliana? Se capita a ridosso di un importante restringimento per dei lavori di sostituzione delle barriere, sì. Tra l’altro, lavori che andranno avanti per mesi e mesi, probabilmente anni, ovviamente non in quel punto ma in tutta l’A19 sì, visto che devono arrivare fino a Catania.
Non è tra l’altro nemmeno del tutto vero che sia stata “colpa” solo dell’incidente. Ovviamente c’è meno traffico, ma il restringimento (e non solo in quel punto), quando c’è molto traffico (e la domenica d’estate non è certo una rarità), blocca parecchia la circolazione, e file e code non sono rarità.
Attualmente sull’A19 ci sono più di 20 cantieri, undici in corso sulle carreggiate con otto “parzializzazioni”, ovvero dei restringimenti, che riguardano tra l’altro sette viadotti, e la costruzione di un muro di contenimento. In tutto ci sono circa 80 “punti critici”, che vuol dire rallentamenti.
La Palermo-Catania è nelle infrastrutture ritenute prioritarie dal Governo, , e che saranno in un certo senso liberate dalla burocrazia, come annunciato dal Governo Conte prima e ribadito poi dall’attuale sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, il siciliano Giancarlo Cancelleri.
I disagi, però, ci sono eccome, per gli automobilisti: basta fare un giro sulla Palermo-Catania e ci si accorge subito. L’importo complessivo stanziato per interventi di manutenzione programmata nel piano quinquennale Anas ammonta a 1 miliardo e 100 milioni di euro.
L’A19, lunga 192,8 km, conta ben 219 opere d’arte tra ponti e viadotti – per uno sviluppo complessivo di circa 59 km pari al 31% dell’intero tracciato -, 28 gallerie di lunghezza complessiva di circa 8 km, pari al 12% del tracciato, e 19 svincoli. Il piano Anas, frutto di uno studio approfondito sullo stato dell’infrastruttura, prevede 84 interventi su ponti, viadotti, gallerie e svincoli che consentiranno un generale miglioramento degli standard di servizio ed un notevole innalzamento del livello di sicurezza della circolazione.