PALERMO – Si parte sempre da una buona idea, ma spesso la realizzazione non è quella che si era prevista. L’avviso 22 ha messo a disposizioni cifre importanti per supportare chi volesse svolgere un tirocinio extracurriculare all’interno delle aziende, con grande successo di richieste da parte di tanti giovani che hanno visto nel bando una possibilità di migliorare il proprio bagaglio lavorativo, nella speranza di trasformare il rapporto di tirocinio in uno di lavoro a tempo indeterminato.
La fase attuativa non sta andando però nel modo migliore. I soldi, 25 milioni di euro, non arrivano o se lo fanno, arrivano con il contagocce. Una situazione difficile, per la quale l’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha ritenuto necessario emettere un comunicato in cui si spiegano i motivi della difficoltà di gestione economica dell’avviso.
La dirigente generale del dipartimento regionale del lavoro, Francesca Garoffolo, ha fatto presente la necessità di rispondere alle “numerose richieste di informazioni circa la mancata regolare erogazione delle indennità di tirocinio attivati; inoltre la questione è stata posta e sollecitata dai diversi livelli istituzionali dell’amministrazione oltre che da diversi canali di informazione e da diverse rappresentanze sindacali”.
Le risposte date sono piuttosto generiche. “Le ragioni che hanno determinato il ritardo nella erogazione delle spettanze maturate – dice Garoffolo – sono da riferire alla complessità della gestione dei fondi comunitari, che richiede anche l’utilizzo della piattaforma dedicata del Fse”. Nulla di irrisolvibile, sembra. “Si assicura che l’amministrazione – conclude Garoffolo – sta procedendo con l’urgenza che la questione richiede, alla risoluzione delle criticità che hanno determinato il rallentamento delle procedure al fine di poter corrispondere le legittime richieste dei tirocinanti e poter adottare i decreti di liquidazione a favore degli aventi titolo entro il mese corrente”.
Una risoluzione che dovrebbe giungere in tempi strettissimi, quindi. L’avviso 22 prevede percorsi che avranno durata sei mesi, o dodici nel caso in cui si tratti di tirocini in favore di soggetti disabili e svantaggiati. Ai tirocinanti sarà corrisposta una indennità pari a 500 euro mensili, mentre a carico dei soggetti ospitanti sono sia la copertura assicurativa dell’Inail sia la polizza per responsabilità civile verso terzi. Se a conclusione le ditte assumeranno i tirocinanti, verrà riconosciuto un bonus occupazionale fino ad un massimo di 14 mila euro nel biennio. La misura permette quindi alle aziende di avviare la formazione di nuovo personale a costo quasi pari a zero e di ottenere, al momento dell’assunzione, un aiuto consistente per i primi due anni, sgravandola di costi non indifferenti.
I tirocini saranno suddivisi in 3 misure diverse: la misura A, alla quale andranno 10 milioni di euro, per gli under 35; la misura B, con altri 10 milioni, per i tirocinanti dai 16 a 66 anni; e la misura C, con i restanti 5 milioni di euro, per i soggetti disabili ai sensi della 68/99, cioè i disabili fisici, psichici e sensoriali con riduzione capacità lavorative superiore al 45% o invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33%.
I tirocinanti prescelti devono essere residenti in Sicilia da almeno 6 mesi, disoccupati o inoccupati, con un Isee inferiore ai 30 mila euro, per le misure A e B. Ancora, non dovranno aver effettuato tirocini con Garanzia Giovani, essere iscritti ad Albi Professionali, frequentare corsi di formazione/servizio civile/contratto di ricollocazione, né aver beneficiato di finanziamenti pubblici per avvio di impresa.