Economia

L’azienda ucraina Alumeta nel futuro dell’ex Blutec di Termini Imerese: assumerà 250 operai

Il futuro dell’ex Blutec di Termini Imerese passa da un progetto che prevede la realizzazione di una fabbrica di produzione di profilati e componenti di alluminio, con una capacità di 1.100 tonnellate al mese.

I numeri parlano di 41 milioni di euro per l’investimento iniziale, di cui 27 milioni di capitali propri e 14 di finanziamento bancario. L’avvio a regime avverrà in 24 mesi, prevista nella prima fase l’assunzione di 250 lavoratori. Il progetto è del gruppo ucraino Alumeta che punta così sulla rinascita dello stabilimento ex Blutec ed ex Fiat di Termini Imerese.

Il piano è stato illustrato ieri durante un incontro al quale hanno partecipato i commissari della società e l’assessore alle attività produttive della Regione, Edy Tamajo.

Il presidente del Polo Meccatronica di Termini Imerese, Antonello Mineo, che ha partecipato alla riunione che si è tenuta nell’assessorato regionale alle Attività produttive, assicura: “I commissari hanno espresso parere favorevole sulla sostenibilità del progetto e hanno annunciato che chiederanno al ministero per lo Sviluppo economico la pubblicazione del bando per l’assegnazione dello stabilimento”.

Il vertice sull’ex Blutex

Al tavolo, convocato dall’assessore Tamajo, hanno preso parte i tre commissari della ex Blutec (Giuseppe Glorioso, Fabrizio Grasso e Andrea Bucarelli), l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, il dirigente del dipartimento Attività produttive Carmelo Frittitta, il commissario della Zes Sicilia occidentale Carlo Amenta. Presenti anche i responsabili dell’Inps regionale e i segretari di Fim, Fiom e Uilm.

«Abbiamo già definito – spiega Tamajo – la bozza per il rinnovo dell’Accordo di programma: noi confermiamo lo stanziamento di 70 milioni di euro e lavoreremo affinché il ministero inserisca le risorse necessarie per la reindustrializzazione dell’intera area di Termini Imerese. Inoltre ho attivato l’Inps affinché assieme ai commissari verifichi le condizioni per accompagnare i lavoratori, che hanno i requisiti, al prepensionamento».

Si attende ora la convocazione di un tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo economico. “Nei prossimi 15-20 giorni mi attiverò con il Mise per la convocazione dell’incontro – dice Tamajo -. Siamo sul pezzo, continuiamo a lavorare con grande senso di responsabilità per la tutela di tutto il territorio».