Palermo

Bagheria, l’arte per valorizzare i giovani e la loro voglia di fare

È un incontro fatto di valori, di fiducia e di amore per i propri sogni, quello che si è svolto a Bagheria nel giardino di Palazzo Aragona Cutò per la presentazione dei laboratori di doppiaggio, cinema e conduzione radiofonica che si terranno in queste settimane. Un incontro che, inoltre, non ha tralasciato di consegnare un messaggio di speranza per lo sviluppo e la crescita del territorio. Il progetto in questione è rivolto ai giovani di età compresa tra i 6 e i 17 anni e sarà coordinato (col patrocinio del Comune di Bagheria) dal gruppo “Fuori La Voce”: una realtà che nasce a Roma nel 2018, ormai estesa su tutto il territorio nazionale e decisamente ben strutturata, potendo contare non solo su professionisti della formazione nel campo del cinema e della radio, ma anche su figure specializzate sul piano educativo, come tutor per l’infanzia e per l’inclusione.
Tutto ha origine da un sogno, come afferma durante l’incontro inaugurale il presidente di Fuori La Voce, Vincenzo Sabatino: “occorre dare ai ragazzi un’opportunità diversa, capace di unire utilità e divertimento.”

Nella stessa direzione insiste Giovanni Sabatino, coordinatore del gruppo, doppiatore e direttore del doppiaggio. “Fuori La Voce nasce da un’idea chiara – ha spiegato – quella per cui i talenti non si trovano sempre e soltanto nei grandi centri. Spesso il doppiaggio lo si fa solo a Roma e a Milano ma noi sappiamo di poter trovare persone capaci soprattutto in quei luoghi dove normalmente c’è un minore afflusso di queste arti performative.”

Il progetto, dunque, porta sul territorio bagherese un nuovo tipo di attività, capace di raccogliere le aspirazioni dei giovani e di valorizzarne il talento, mettendo in primo piano un settore – quello del doppiaggio – in cui l’Italia viene considerata un’eccellenza nel mondo. Il tutto, non dimentichiamo, in una città che ha dato i natali a un regista di indiscussa fama come Giuseppe Tornatore.

Durante l’incontro è stata anche annunciata la produzione del mediometraggio dal titolo “Bagheria, 2023”. Un progetto ambizioso non solo dal punto di vista della distribuzione – l’impegno è infatti quello di renderlo disponibile sulle principali piattaforme streaming – ma anche sul piano dei contenuti. In base alle poche anticipazioni che ci sono state concesse, si intuisce che “Bagheria, 2023” vuole offrire, tra viaggi nel tempo e salti generazionali, il ritratto di una terra che fra tante difficoltà, resta la culla di bellezze da amare e proteggere.

L’affluenza ai laboratori è notevole, l’entusiasmo negli occhi delle ragazze e dei ragazzi quasi si tocca con mano. Numerosi sono gli interventi dei giovani protagonisti che condividono ai microfoni le loro impressioni, le loro aspettative e le loro preferenze. Durante l’incontro ha preso la parola l’assessore alla comunicazione e allo spettacolo Giusy Chiello: “la cosa più bella oggi – ha affermato – è vedere la gioia nei volti delle ragazze e dei ragazzi. L’arte rende belli e unisce al di là di ogni cosa. Bagheria, sebbene spesso si pensi il contrario, possiede moltissime risorse di questo tipo.”

In effetti l’importanza del rapporto tra istituzioni e iniziative di questo genere non è affatto da sottovalutare. I laboratori coordinati da Fuori La Voce offrono un ambiente di grande crescita ai giovani ma, da un certo punto di vista, riescono a mettere in scena (espressione quanto mai azzeccata) un’ulteriore riflessione. Quella cioè che considera il peso di simili realtà nel reagire, seppur nel proprio piccolo, ai fenomeni che oggi mettono in difficoltà il mondo del cinema, accendendo inoltre i riflettori sull’esigenza di politiche attente alla valorizzazione dell’arte, della cultura e dei giovani talenti. Senza tralasciare, appunto, quella crisi del cinema e dei botteghini di cui oggi molto spesso si sente parlare. Un tema su cui abbiamo voluto porre una domanda al coordinatore Giovanni Sabatino, che ha risposto: “credo, a proposito di questa crisi, che si tratti di un’emergenza ormai innegabile. Un buon contributo per superare le difficoltà è dato dai provvedimenti che consentono riduzioni sul prezzo del biglietto (la campagna “Cinema Revolution 2023” promossa dal Ministero della Cultura, ndr). Ma penso anche che sia opportuno, soprattutto, ascoltare i giovani per trovare nuove soluzioni.”